Cosenza-Reggina, Aglietti fa pretattica ma lancia messaggi: “Potremmo giocare con la doppia punta di peso”

Domani sera al Marulla si gioca il derby tra Cosenza e Reggina ed entrambe le squadre hanno voglia di riscatto dopo le sconfitte di lunedì: i Lupi hanno perso a Lecce, gli amaranto in casa contro il Cittadella e la battuta d’arresto della Reggina ha lasciato per strada un po’ di polemiche, com’era inevitabile. Mister Aglietti ha parlato in conferenza stampa: ecco gli argomenti dei quali si è occupato.

CORTINOVIS – “Su di lui dico che non c’è equilibrio nei giudizi. Fino a poco tempo fa sembrava dovesse giocare ovunque, ora quasi quasi la colpa della sconfitta di lunedì è sua. Il ragazzo va lasciato stare, non gli va data pressione. A me i discorsi da bar non garbano, l’ho sempre detto, tra l’altro se avesse giocato Bianchi si sarebbe parlato di poca qualità in mezzo. Sono stati gli attaccanti a non aver lavorato bene ed è questo da mettere in risalto. Non abbiamo pressato bene, è un problema generale. Dopo la Spal l’ho detto: se dopo che si perde si va ad attaccare la squadra non va bene, i ragazzi sono intoccabili e dovete attaccare me. Le sconfitte di Pisa e Cittadella sono diverse, ma entrambe immeritate. Col Cittadella nella ripresa abbiamo costruito 6-7 gol. Non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo vincere il campionato, nessuno me l’ha chiesto”.

COSENZA-REGGINA – “La partita di domani è importante, è un derby. Il Cosenza sta avendo difficoltà fuori ma in casa sta facendo molto bene. Vogliamo cercare di vincerla. La formazione la deciderò all’ultimo, dopo la rifinitura. Certe defezioni in loro possono pesare, ma la forza loro è l’entusiasmo casalingo, a prescindere da chi gioca. Hanno gli uomini giusti per sostituirli. Sto valutando anche la doppia punta di peso, perché giocano a 5 e ci possono consentire di arrivare sulle fasce con più costanza. Non dovremo essere mono-marcia, dobbiamo far girare velocemente la palla. Loro si chiudono e difendono bene e ripartono con attaccanti rapidi. Dobbiamo attaccare la porta con tanti uomini e le due punte potrebbero essere una soluzione”.

RIVAS – “A Perugia mi ha chiesto il cambio a fine primo tempo e uno o sta bene o non sta bene, non si può stare nel mezzo. Lunedì ha riaccusato lo stesso problema avuto a Perugia e non posso sprecare un cambio e avere un calciatore a mezzo servizio. Con la sosta può recuperare energie, ha girato il mondo due volte in 20 giorni. Chi è entrato l’altra volta ha fatto una buona partita. Possono anche esserci Laribi e Liotti, con gli esterni sul piede giusto”.

MENEZ – “Si parla troppo di lui. La sua non è una metamorfosi. Dopo Parma ho detto che mi aspetto di più e se continua così sta fuori, non è che deve giocare perché si chiama Menez. Non è un caso se io sto cercando, con lui, di dargli delle possibilità. Già in questo periodo qua l’anno scorso era un fuori, a dimostrazione che forse non è sempre colpa dell’allenatore”.

L’APPROCCIO – “Ci sono situazioni che gasano. L’inerzia della gara è importante, se riesci a sbloccarla subito. Non è sempre facile però fare ciò che si prepara, anche lunedì si voleva partire bene ma loro sono stati bravi a schiacciarci, a spezzare il ritmo. L’inerzia a volte cambia anche nella ripresa”.

INDISPONIBILI – “A parte Ejjaki sono tutti disponibili, ritorna in panchina anche Adjapong. Ha gamba e forza, può stare anche nei 4 di centrocampo. Ancora è indietro, è al 60-70%, può fare 10-15 minuti”.

MICAI O TURATI – “La scelta all’inizio era su Micai, per esperienza, per forza, per la preparazione. Avevo scelto lui ma poi la partita di Pisa ha spostato gli equilibri, ha fatto un errore, poi Turati ha fatto bene e secondo me farà una grande carriera. Ora si è ribaltata la situazione e sarà Alessandro a dover aspettare”.