Calabria 2021. Roberto, Mario, compà Pinuzzu e Katya sono di nuovo una famiglia

Siamo veramente felici di questo annuncio: compà Pinuzzu ha deciso di candidare la figlia Katya, con Forza Italia, alle prossime elezioni regionali. Proprio non ce la faceva a restare a casa nonostante la veneranda età di 77 anni (ppe cent’anni ancora di bona salute) e dopo quasi 40 anni ininterrotti di attività politica nelle istituzioni. E così in perfetto stile Cetto Laqualunque ha candidato la figlia, tanto è lo stesso, anzi forse meglio, come insegna sempre Cetto. Per compà Pinuzzu Gentile, fratello dell’opulento Cinghiale, la politica, più che un modo per arricchirsi, sistemare familiari e frodare lo stato, così come fanno tutti, è una missione. Infatti in quarant’anni di attività politica si è sempre adoperato per la sua terra e la sua gente. Se oggi la Calabria è una regione all’avanguardia sotto tutti gli aspetti, lo si deve proprio a lui e al suo certosino lavoro politico.

Compà Pinuzzu o la figlia Katya sono una garanzia. Gentile conosce benissimo la macchina politica e burocratica della regione che ha amministrato tante volte e con diversi ruoli: consigliere regionale e vice presidente del Consiglio regionale. È stato assessore regionale per ben 6 volte: ai “Lavori Pubblici e Infrastrutture 2 volte; al “Turismo ed Attività Produttive”; “Industria, Commercio e Fondi Comunitari”; “Bilancio e Fondi Comunitari” e vice presidente della Giunta regionale; “Cultura e Formazione professionale”. Tranne la presidenza, compà Pinuzzu, ha avuto le mani dappertutto. Un vero e proprio primato che nessuno ha ancora eguagliato. Nessuno meglio di lui sa come portare a termine “una pratica” in regione, che come tutti sanno non è cosa facile. Per tutti i cittadini in cerca di sistemazione, e gli imprenditori che lavorano con la pubblica amministrazione è un punto di riferimento insostituibile. E lo sanno bene coloro i quali, oggi, soffrono per la sua mancanza in consiglio regionale.

Ed è proprio da questo popolo che si è sollevata la richiesta a compà Pinuzzu di ritornare nell’agone politico, se non in prima persona almeno attraverso la figlia… le pratiche da evadere negli uffici della regione continuano ad accumularsi, senza di lui buona parte della macchina burocratica non cammina. Lui sa come oliare gli ingranaggi, che poi è quello che lo distingue da tutti gli altri: per compà Pinuzzu la politica è servizio al cittadino. E sbrigare le pratiche ai cittadini, è la massima espressione di nobiltà politica. Diciamolo: compà Pinuzzu si muove come una specie di Che Guevara degli amici degli amici del popolo. La sua, fuori da ogni pregiudizio, è una vera e propria azione di redistribuzione delle ricchezze, che tradotto significa più giustizia sociale. E i migliaia e migliaia di posti di lavoro creati da compà Punuzzu, sono la testimonianza della sua vera natura politica: prima il popolo. Il che spiega anche la sua longevità politica (ppe atri cent’anni di bona salute).

Il suo ritorno e ancora di più quello della figlia non era scontato, gli eventi politici degli ultimi anni lo avevano in qualche modo incoraggiato a lasciar perdere la politica. Su tutti proprio gli accadimenti politici che coinvolsero la figlia Katya (compà Pinuzzu ha puntato tutte le sue speranze “politiche” su di lei per la continuazione della specie) nella sua breve, ma intensa esperienza amministrativa con il sindaco Occhiuto nella sua prima sindacatura. Katya Gentile, come il papà aveva esordito con un ruolo degno della casata: assessore ai “Lavori pubblici”. Ruolo che riveste sin dalle prime ore con capacità ed efficienza: le pratiche degli amici degli del popolo venivano evase in men che non si dica.

Ma tutto ciò non stava bene al sindaco Occhiuto che vedeva nell’azione di Katya a favore del popolo degli amici degli amici, uno spreco di risorse pubbliche. Denaro che poteva essere impiegato in altri modi, come ad esempio saldare i 28 milioni di euro di debiti personali del sindaco Occhiuto. La guerra tra i due diventa inevitabile: da un lato Katya e tutti gli amici degli amici del popolo, e dall’altra Occhiuto con il suo esercito agguerrito di creditori. Lo scontro fu epico: Katya non risparmiò stoccate, e assalti alla baionetta alle truppe cammellate di Occhiuto. Si recò persino in procura a denunciare quel lazzarone di Occhiuto accusandolo di utilizzare il denaro pubblico per fini personali. Centinaia sono i post elaborati da Katya, durante la guerra, dove descrive la coppia dei fratelli Occhiuto come il marcio della politica cittadina.

Tutto ciò aveva deluso compà Pinuzzu, ma l’alto senso del dovere e i sani principi politici che da sempre lo accompagnano, nonché le tante emergenze che in sua assenza si sono manifestate a cui bisogna porre immediato rimedio, gli hanno imposto una riflessione: cos’è più importante, il risentimento di una figlia verso possibili alleati politici, o il bene degli amici degli amici del popolo? Non c’è dubbio, per compà Pinuzzo la risposta è scontata: prima la Patria, e gli amici degli amici del popolo, e poi tutto il resto. Un vero e proprio statista. Tra i pochi politici calabresi che hanno ben chiaro il concetto alto e profondo della parola “polis”. E se per ritornare tra gli scranni del “senato regionale”, per far valere e tenere sempre alti questi sacrosanti principi, bisogna far finta che niente è successo con gli Occhiuto, Katya capirà. E si adeguerà. Il tutto per un bene supremo: la felicità del popolo degli amici degli amici.

E così è stato. Katya non solo non pronuncerà mai più nessuna offesa contro gli Occhiuto ma si candiderà nella lista di Forza Italia!!! Compà Pinuzzu e Roberto Occhiuto di nuovo alleati. Questo è quello che conta: la famiglia è di nuovo riunita. Si sa: per compà Pinuzzu la famiglia, anche se dopo la politica, è tutto. Del resto un profondo conoscitore come lui del pensiero aristotelico non poteva non rifarsi ad una sua massima: “In primo luogo bisogna vivere, poi farefilosofia”. Che tradotto significa: senza potere non si fanno denari, e per fare denari non bastano le chiacchiere servono fatti e azioni concrete, poi, quando il malloppo è al sicuro e il mangiare sulla tavola assicurato, possiamo anche filosofeggiare sul senso della vita. Ma non prima. Che uomo, che statista, ben tornato compà Pinuzzu e bentornata Katya. Ma soprattutto chi bella coppia con Roberto Occhiuto!