Cosenza saccheggiata, ecco le ultime “bellissime clientele” del cazzaro

Cosenza saccheggiata, l’ultimo capolavoro di Giuseppe “uomo-zainetto” Nardi

Il Comune di Cosenza era già in dissesto, gli effetti pratici erano stati “congelati” fino alla decisione finale delle Camere Riunite della Corte dei Conti sul ricorso del cazzaro, alias Mario Occhiuto, plurifallito e pluriindagato per reati diversi tra i quali bancarotta fraudolenta, associazione a delinquere transnazionale e riciclaggio di denaro sporco. Ma sono diventati operativi dal 22 ottobre del 2019 ed uno degli effetti che si è scatenato col dissesto è stato quello di “mandare a casa” l’esercito di consulenti dello staff del sindaco e dei dirigenti (Nardi e Calabrese, il nipote del procuratore Gattopardo in primis) del cazzaro. Prima che ciò accadesse, tuttavia, il cazzaro era riuscito a fare – come diciamo a Cusenza – “carni i maciaddru”.

Ma andiamo al “capolavoro”. Nel 2017 Il Ministero del Lavoro ha stanziato un botto di soldi per finanziare bandi e misure di “contrasto alla povertà”: Misure SIA e Sostegno per l’Inclusione Attiva (ex REI). Quando il cazzaro vede soldi è come “la Banda Bassotti nel fumetto di Topolino”, gli si illuminano gli occhi! Intravede subito un’opportunità per i suoi traffici e per sfruttare ogni occasione per dare contentini ai suoi lecchini. Sguinzaglia allora il suo scendiletto preferito, Giuseppe “uomo-zainetto” Nardi, che si mette subito a lavoro.

Fatto il Bando, ecco subito confezionato un progettino per i suoi loschi scopi.
“Con Decreto del Direttore Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n.120 del 6 aprile 2017 è stata ammessa a finanziamento del Fondo Sociale Europeo la proposta progettuale per l’attuazione del Sostegno per l’Inclusione Attiva del Comune di Cosenza e di altri comuni dell’ambito territoriale 1”. Il bando prevede che per l’annualità 2019-20120 si debbano assumere professionisti per combattere la povertà e la conferenza dei Sindaci dei Comuni dell’Ambito 1 (Mendicino e altri) conferiscono “al Comune capo ambito (Cosenza) di procedere celermente all’acquisizione tramite procedure selettive (assunzioni a tempo determinato) di professionisti per l’affidamento di incarichi professionali per l’attuazione di servizi a favore dei nuclei familiari beneficiari del SIA. Ecco lo scopo, assumiamo clienti pronti a votarci e farci votare.

Giuseppe Nardi

Ma quanti “professionisti”? Chiede Nardi al Capo. “Il massimo che possiamo, che cacchio di domande fai?” grida il cazzaro. Così con la Determina n. 106 pubblicata il 19/01/2018, l’uomo-zainetto decide di “approvare lo schema di “Avviso Pubblico” per la costituzione di un elenco Distrettuale di professionisti e lo “schema della domanda”. Ma soprattutto “di dare atto che la costituzione della Long List (termini sempre per non far capire nulla)”. Altrimenti come “infiliamo” i più lecchini?

A questo punto, direte voi, chissà quante domande arriveranno vista la “massima diffusione che si doveva dare all’avviso pubblico”. E invece no, ne sono arrivate poche, esattamente “sono pervenute n. 237 domande di altrettanti concorrenti per le figure professioni richieste nell’avviso sopra citato, di cui n. 222 nei termini previsti, n. 13 pervenute fuori termine n. 2 prive di allegati”. Ma come? Solo 200 domande e per quanti posti per gli anni 2019 e 2020 ?
Eccoli tutti: 14 assistenti sociali per il 2019 e 23 per il 2020, così da assolvere l’obbligo di legge di 1 assistente sociale ogni 5.000 abitanti, 2 amministrativi, 5 educatori professionali, 1 mediatore culturale, 1 consulente del lavoro; 1 esperto in monitoraggio e rendicontazione. Questo esercito al fine di “Rafforzamento dell’equipe multidisciplinare integrata (sociale – lavoro – sanità nei casi di pertinenza) in grado di sostenere i servizi sociali territoriali in tutti il processo descritto “dall’accoglimento della domanda del cittadino richiedente, fino alla realizzazione di un progetto complessivo sul nucleo familiare finalizzato al superamento della condizione di povertà, all’inserimento lavorativo ed all’inclusione sociale di tutti i suoi componenti”. Ma soprattutto “non prevede la predisposizione di graduatorie, attribuzioni di punteggio o altre classificazioni in merito”. Musica per le orecchie del cazzaro: “Cosi assumiamo chi vogliamo noi, e senza alcuna selezione”. Vincoli assurdi: punteggi, graduatorie, meriti, titoli. Regole e Leggi inutili e pretestuose…

Basta leggere la famosa Long List e subito ci si rende conto che è una “longa lingua” per i lecchini. Candidati e compari, amici degli amici e figli di personalità politiche “dei miei stivali”.
Eccone alcuni: Tamburi Giorgio Domenico e Giardini Cinzia. Ma è la stessa Cinzia Giardini, moglie di Massimo Celestino candidato in Cosenza Positiva, la lista di Orsomarso alle comunali del 2016? Certo!

C’è la Signorina Bellissima candidata a Cosenza Bellissima (altra lista a sostegno del cazzaro), Rita Rocchetti. In effetti siamo davanti ad una bellezza incontestabile. Indubbiamente rafforzata dal fatto che è diventata o sta per diventare la moglie del rampollo dell’attuale sindaco Franz Caruso… E poi dicono che sono incompatibili!

Rita Rocchetti

C’e Cristina Reda… Ma vuoi vedere che è la stessa Cristina “comare” di Guido Spadafora, storico autista di Roberto Occhiuto e già consulente a spese nostre del consigliere regionale e “gran Signore” Gianluca Gallo cedrone?

Cristina Reda

C’è Massimo Veltri, marito di Azzurra, della Azzurra Ballet School di Cosenza che ha sempre molto lavorato al Comune di Cosenza. Massimo è stato candidato anche lui nella lista di “Cosenza in Alto”, quella fatta da Carmine Potestio e che ha fatto eleggere il consigliere Cairo.

C’è soprattutto una certa Giorgia Moccia e non vorremmo fosse la figlia della signora Rugiero Anna, consigliera comunale e Presidente della Commissione Lavori Pubblici del Comune di Cosenza fino a ottobre 2021. Se fosse lei, sarebbe il colmo e forse sarebbe troppo anche per il cazzaro e per l’uomo-zainetto. L’organo di controllo del Comune, il consiglio comunale, sarebbe “in conflitto d’interessi” clamoroso, con un provvedimento amministrativo assunto da un Dirigente, e oltre all’opportunità, alla decenza e al rispetto dell’etica politica, si ravviserebbero sull’intera vicenda rilievi penali. Aspettiamo sviluppi? Ma no, c’è il porto delle nebbie che insabbia tutto… 

Anna Rugiero

Nella Determina di liquidazione 1852/2019 si scopre poi, per esempio, che gli addetti amministrativi prendono euro 1800, 00 dei nostri soldi. Complimenti!
Nell’elenco ci sono altri amici degli amici, ma credeteci, adesso ci è venuta un po’ di nausea e ci fermiamo qui. Se riconoscete qualche altro pappone e lecchino, segnalatecelo e vi serviremo.
La verità è che nella Città di Cosenza, per tutto il tempo in cui è stata amministrata dal cazzaro, sulla povertà della povera gente, ci ha mangiato sempre la stessa gentaglia. Questo è solo uno degli ultimi “capolavori” di Giuseppe “uomo-zainetto” Nardi e del suo capo fallito Mario Occhiuto. Sempre a futura memoria.