Cosenza saccheggiata, ecco perché il cazzaro non paga gli stipendi: 330 determine da 2 milioni in 19 giorni!

Cosenza saccheggiata. Ecco perché il cazzaro non paga gli stipendi

Avevamo ampiamente previsto tutto ciò che si è poi avverato e in largo anticipo avevamo descritto tutti i particolari del “piano di occultamento e bonifica” che i lecchini più fidati, Francesco “firmatutto” Converso e Giuseppe “uomo-zainetto” Nardi dovevano attuare. http://www.iacchite.blog/cosenza-saccheggiata-via-al-piano-occultamento-e-bonifica-attenzione-alle-firme-dei-dirigenti-abusivi/

D’altronde non poteva essere altrimenti: con la dichiarazione del dissesto finanziario in consiglio comunale di lunedì 11 novembre, i dirigenti “comandati” e tutta la folta corte dei parassiti e miracolati lecchini dei consulenti doveva sloggiare e quindi si doveva raschiare il fondo del barile delle casse comunali così come aveva ordinato il cazzaro per eccellenza, il primo ed inimitabile: Mario Occhiuto. Con l’arrivo imminente dei Commissari poi, immaginiamo che i “freni” alla spesa saranno ancora più forti e il sindaco di Cosenza soffocherà nella stretta dei conti in rosso di Palazzo dei Bruzi.

Uno come lui, poi, ci è abituato a spendere e spandere, senza regole e misura, altrimenti non avrebbe portato al fallimento decine di società per decine di milioni di euro, non sarebbe un bancarottiere di professione sotto processo e non avrebbe intrallazzato con il suo amico ex ministro Clini per riciclare denaro all’estero nei cosiddetti paradisi fiscali così come ipotizza la Dda di Roma non solo il giornale on line Iacchite’. Ma soprattutto, sommerso dai debiti, non avrebbe chiesto i benefici della legge 3 del 27 gennaio 2012, anche detta “salvasuicidi”.

Abbiamo fatto un lavoro enorme, ma lo dovevamo ai nostri elettori, per smascherare tutte le malefatte della “Banda Bassotti” che si è insediata al Comune e lo ha spolpato vivo riconsegnando ai cosentini uno scheletro che difficilmente potrà un giorno ritrovare la forza di rialzarsi.

Ma ripartiamo dall’inizio e vi diciamo subito che quello che abbiamo scoperto ha dell’incredibile.

Come tutti sappiamo, le Sezioni Riunite della Corte dei Conti hanno decretato il dissesto finanziario del Comune di Cosenza respingendo il ricorso del sindaco (e non poteva essere altrimenti) martedì 15 ottobre. Il Comune aveva pochi giorni di tempo per recepire con una delibera di Consiglio la decisione della Corte, e, come ampiamente previsto, si è preso tutto il tempo per decidere. Prima si doveva “raschiare” il resto del malloppo! Come nel Film “300”, anche al Comune si è girato il film delle 300 determine!

Così da martedì 15 ottobre al giorno del consiglio comunale, lunedì 11 novembre, in 19 giorni lavorativi, la banda del cazzaro con Converso e Nardi in prima fila, ha firmato una enormità di determine di impegno e liquidazione per centinaia di migliaia di euro. Stiamo parlando di 331 determine di impegno e liquidazione, una media di 18 determine al giorno (compresa la pubblicazione), per un totale di 1 milione e 800 mila euro: “un bel lavoro” avrà esclamato il cazzaro. Altro che appalti “spezzatino”, in questi 19 giorni si è consumato oltre lo spezzatino, un intero maiale (per chi non gradisce l’espressione “porco” che ci starebbe molto meglio) e non ci hanno lasciato niente!

Naturalmente ci siamo letti tutti gli atti firmati e pubblicati anche oltre lunedì 11 novembre (ma firmati fino a quella data). Giorno 15 ottobre sono state prodotte 20 determine: si passa dai  lavori per la pulizia, il lavaggio, la disostruzione di condotte fognarie” (n.2800) per euro 26.128,00, alla “manutenzione straordinaria e messa in sicurezza patrimonio comunale (abitazioni) del comune di Cosenza – area sud” (n. 2814) per liquidare il 2° certificato di pagamento alla Ditta Baffa geom. Cosmo (quello che stava facendo saltare in aria corso Umberto, tanto per capirci…) per euro 200.315,95”, e non poteva mancare (n. 2815) il 3° certificato della stessa “Ditta Baffa geom. Cosmo” per liquidare euro 119.680,00 questa volta per la “per l’area Nord”, passando per la  “campagna di indagini geognostiche e geofisiche per Realizzazione del Parco delle Scienze” (n. 2817) per Euro 8,303,32 per la fattura n. 11 (!) – fate voi la moltiplicazione!

E come potevano mancare le liquidazioni dei primi  “3 consulenti” assunti dal Comune ai Servizi Sociali per 6.998,00 Euro (n. 2818)? Queste sono solo alcune delle 20 liquidazioni fatte nella giornata del 15 ottobre, mentre la Corte dei Conti confermava il dissesto.

Il giorno dopo, il 16 ottobre (n. 2821) “manovra parziali sui serbatoi cittadini” per euro 40.180,80 sempre alla ditta Baffa (Madonna quanto mangiano questi qui…), e “conferimento incarico per il nuovo Centro Raccolta Comunale” (importo 347. 000 euro da realizzare a Vaglio Lise) – (n. 2822) all’Ing. Vincenzo Malatacca per euro 6.344,00.

Ancora, “liquidazione 1° Certificato di pagamento – Pista Ciclopedonale” (n. 2826) per € 78.749,16 giorno 17/10/2019. Ma lo stesso giorno (n. 2830) si liquidano pure euro 59.168,88 alla “Societa’ Via Rivocati S.r.l.” (chissà chi sono, sentiamo puzza di… Pianini e Scarpelli!!!) per la “locazione di 20 appartamenti emergenza abitativa”.

E si continua così, imperterriti, fino a liquidare l’ing. Salvatore Leto “secondo Sal competenze professionali per progettazione esecutiva ed il Coordinamento della Sicurezza in Fase di Progettazione della Ciclopolitana di Cosenza” (n. 2835) euro 9.257,77 per la fattura n. 5 del 22/09/2019 di complessivi € 36.900,00. E immaginiamo i sudori nel liquidare “affidamenti incarichi” (n. 2978) per € 15.520,00, n. 2984 per € 15.520,00, tutte del 31/10/2019), mentre il 7 novembre è stata una giornata dura per Converso e Nardi…

Come dicevamo, si è raggiunto l’apice delle 39 determine, ma la solfa non cambia. Altri “affidamenti incarichi” (n. 3040 e 3041 per un tot. di euro 24.000). Poi ci sono le ditte ed ecco la Nuova Demar ovvero il creditore per il quale è stata chiusa via Roma (n. 3044) “Lavori per la realizzazione area pedonale Piazza STEFANO RODOTA'(già via R. Misasi)” l’ultimo certificato di liquidazione di “soli” 3,520,00  euro ma di un totale di  279.707,64 euro.

Ma sembrano troppo pochi, e allora sempre alla Nuova Demar (e qui Converso si supera) e sempre su “Piazza STEFANO RODOTA'( già via R. Misasi), visto che durante i lavori si è ravvisato di…” piazzare pilomat e semafori (perché non lo avevano previsto prima) si liquidano (n. 3047) altri € 46.351,89. Ecco la finanza creativa del cazzaro e compari che riemerge con forza!

Poi c’è una liquidazione (n. 3055) ad altra consulente “Arch. Carmen Trotta per euro €. 38.064,00” per il contratto igiene urbana” e sempre all’interno dello stesso ambito (perché la Trotta era sola) di euro 30.451,20 (n. 3067) sul Capitolo 6046, per il professionista esterno Ing. Francesco Altomare”, altro consulente. E siamo arrivati al fatidico 11 novembre…

Ma non si fermano qui. Perché i Dirigenti esterni, il giorno 11 novembre, con le valigie alla porta, mentre il consiglio comunale si riuniva per decretare il dissesto e la loro “buona uscita”, continuavano a firmare atti; infatti fino a giorno 18 novembre vengono pubblicati sull’Albo pretorio atti firmati una settimana prima!

Si liquidano “manifestazioni Alpini” (n. 3084), qualche “perdita fognaria” (n. 3085), “Lavori di bitumatura e messa in sicurezza delle strade cittadine e periferiche” (n.3089 del 13/11/2019 ma firmato il 7 novembre) per euro € 33.182,18. Il 14 novembre viene pubblicata la determina n. 3116, ma firmata da Nardi giorno 11 per la liquidazione dell’ ing. Antonio Moretti di € 7.930,00.

Si chiude in bellezza con la determina n. 3132 pubblicata il 18 ma anche questa firmata da Nardi, per incaricare il professionista ing. Marco Maria Granata della  Direzione Lavori per lavori di “illuminazione pubblica di Piazza Loreto e Piazzale Cristo Re”, euro € 14.610,42.

Ecco, abbiamo cercato, con grande fatica, di fare una sintesi delle 331 determine fatte nei 19 giorni (feriali) passati dal 15 ottobre all’11 novembre! Il segretario comunale poteva e  doveva esortare i consulenti a non firmare atti dalla dichiarazione di dissesto della Corte dei Conti. Ecco perché è passato tanto tempo per convocare il Consiglio, e noi questo lo avevamo detto. Adesso la magistratura potrebbe prendere copia degli atti: consigliamo una bella e approfondita lettura, magari di tutti i mandati di pagamento (magari degli ultimi due mesi) e delle determine relative, facendo attenzione alle date e soprattutto gli incarichi assegnati.

L’opposizione all’ultimo consiglio comunale ha fatto cosa buona e giusta pretendendo dal cazzaro che l’anticipazione di cassa di Ubi Banca sia interamente impiegata al pagamento delle spettanze dei lavoratori. Perché? Perché la precedente anticipazione di 19 milioni di euro è stata impiegata anche a liquidare creditori. Niente di male, direte voi, si, ma siamo sicuri che tutti i creditori liquidati avevano la “certificazione” della piattaforma della Pubblica Amministrazione (Decreto Legge 8/4/2013 n.35)? Noi non siamo sicuri per niente e questo sin tutta Italia sarebbe un reato grave. Resta da vedere se lo è anche a Cosenza, col porto delle nebbie che ci ritroviamo.

Ecco, dunque, perché il cazzaro non ha pagato gli stipendi ai dipendenti del Comune, ai lavoratori delle cooperative e a tanti altri, con la “carica” delle 300 determine per un totale di circa 1 milione 800 mila euro che hanno raschiato il fondo del barile per i pagamenti ai (suoi) creditori magari senza accertarsi se fossero registrati in piattaforma Pubblica Amministrazione. Ci sarebbe materiale per chiedere anche una sacrosanta misura cautelare di interdizione ma nel porto delle nebbie il Gattopardo procuratore continua a dormire sonni tranquilli: il Csm trasferisce chi lavora non chi insabbia…