Cosenza saccheggiata, lo strano caso della “recinzione attrezzata” a peso d’oro al cimitero

Cosenza saccheggiata. Il cazzaro viola anche il cimitero 
Il sacco di Cosenza si è consumato nelle metodologie più becere e rozze che potessero essere attuate. Si è consumato prima dell’arrivo dei Commissari, e ben prima della cacciata dei dirigenti “abusivi”: i servi del cazzaro, alias Mario Occhiuto, hanno applicato il manuale Cencelli e stampato centinaia di determine dirigenziali, firmato incarichi e distribuito soldi pubblici come se fossero noccioline.
Centinaia di atti firmati in poco più di un mese, ancora fino alla fine del 2019, venivano pubblicati a firma di “ditta Francesco Converso” e “Giuseppe uomo-zainetto Nardi”, impegni e liquidazioni, tempi ridotti e “amici degli amici” riempiti di banconote da 100 euro come lenzuola d’oro. Il regista era sempre il sindaco del modello Cosenza, perché per lui il modello Cosenza è questo ed è questa distribuzione di “stecche” che ora finalmente è riuscito a portare alla Regione con il fratello “furbo”.
Ma quando nei video deliranti dove accusava gli “odiatori” di attaccarlo senza motivo, magari solo per ripicca, raccontava di centinaia di milioni di euro di investimenti, “dove Cosenza è seconda solo a Milano”, neanche lui si rendeva conto di quello che diceva. Ma i conti non tornano e per chiarire meglio i milioni di euro piovuti dal cielo vi raccontiamo la storia dell’incarico dell’architetto di Longobucco, tale Luigi Stammena, oggi residente a Cosenza che nel 2018, con determina n. 2569 riceve l’incarico per progettare una “recinzione attrezzata campi comuni cimitero di Cosenza”.
Il valore dell’incarico era di € 35.786,18. Ora, non tutti sanno che la percentuale di calcolo delle parcelle è proporzionale all’ammontare dei lavori. Infatti per una cifra simile il Comune prevedeva lavori per un importo totale che “ammonta a € 931.105,00, di cui € 609.000,00 a base d’asta, per la realizzazione di una recinzione attrezzata nei campi comuni del cimitero di Cosenza”. Avete capito bene, una recinzione attrezzata, con metodo “artistico” – come le luminarie per capirci -, del valore quasi di un milione di euro.
Il conto è presto fatto: basta prevedere “enormi lavori di movimento terra”, elementi fuori dal “prezzario regionale” in modo da prevedere “elementi unici” per appioppargli prezzi esorbitanti e lavori artigiani fantasmagorici e il gioco è fatto. Ecco come vanno spesi i nostri soldi e se per distribuire “stecche” si deve violare anche il cimitero, si devono “infangare” anche i morti, poco importa. La recinzione artistica dei campi comuni sarà l’opera pubblica più costosa realizzata al cimitero comunale di Cosenza nell’era del cazzaro.
E l’architetto Luigi Stammena nato a Longobucco (CS) il 04/10/1967, oggi con studio a Cosenza, consegna non solo la progettazione esecutiva per la modica cifra di € 32.200,00 perché concorda un ribasso del 10 % (nella sua immensa bontà), ma inoltra, “per la liquidazione della progettazione definitiva, la fattura elettronica n. 15 del 31/10/2019” e come per magia e a tempi record, con determina n. 3046/2019, la “ditta Francesco Converso” e “Giuseppe uomo-zainetto Nardi” liquidano la cifra al professionista. Attenzione però, la determina di liquidazione n. 3046/2019 è stata pubblicata il 07/11/2019, tre giorni prima che il consiglio comunale dichiarasse ufficialmente il dissesto finanziario dell’Ente e che i due “compari” venissero cacciati a calci dal Comune.
Giusto il tempo di passare sui “campi comuni” al fotofinish! Ecco il “modello Cosenza” che l’ormai ex sindaco di Cosenza adesso ha esportato fuori dalla Città con il fratello “furbo”.
Quasi quasi rimpiangiamo il Converso che firmava, ormai più di sei anni fa, il 29 novembre 2016, la liquidazione di un incarico molto simile per la “Realizzazione recinzione attrezzata Campi Comuni – Ampliamento complesso degli Angeli presso il cimitero urbano di Cosenza” all’architetta preferita dal cazzaro, tale Elvira Mercedes Romagno, ma di soli euro 4.800 con la determina n. 2496. Come vedete, il tempo passa e le “stecche” aumentano! E ora sono arrivate anche alla Regione e persino al Parlamento!