Cosenza, sanità allo sbando: il commissario Saitta “dimissionata” dall’Asp dopo gli ultimi scandali

Colpo di scena in un certo senso annunciato all’Asp di Cosenza: il commissario Daniela Saitta da Roma, di professione commercialista, si è dimessa con una comunicazione inviata nella giornata di ieri al commissario Cotticelli. Secondo quanto si è appreso, la Saitta avrebbe scritto che non meglio precisate “condizioni ambientali” le impedirebbero di proseguire “con serenità e pienezza dei poteri nello svolgimento dell’incarico”. Le dimissioni, sempre secondo quanto si apprende, hanno effetto immediato e sono irrevocabili.

La Saitta era stata nominata appena un mese e mezzo fa, a gennaio, ma i suoi primi atti ufficiali erano risultati un disastro: prima la nomina di due “segretari esterni” che in realtà altro non erano che suoi collaboratori cosentini trapiantati a Roma ovvero il commercialista Francesco Cribari e l’avvocato Marta Belmonte, il primo tra l’altro ex consulente dei famigerati iGreco. Ma la “perla” era arrivata con l’incarico di collaborazione alla figlia Cristina Di Lazzaro, tra l’altro poi ritirato dopo qualche ora. In questo senso, già nell’immediatezza del fatto, avevamo anticipato che questo atto non sarebbe passato inosservato.

La signora Daniela Saitta, commissario dell’Asp di Cosenza, aveva fatto subito marcia indietro travolta dallo “scandalo”. Ma non certo perchè era “pentita”. Eh sì, perché qualcuno deve averla informata che se non lo avesse fatto avrebbe per legge perduto il posto… Sì, avete capito bene: avrebbe perso il posto. A questo punto, il suo destino era già bell’e segnato. Infatti, stando alla riferita delibera, la Campionessa di cui sopra (sì, insomma sempre la signora Saitta) sembrerebbe continuare ad esercitare la professione di commercialista, il che è vietato a chi dirige un’azienda della salute. Sul punto era calato il silenzio per qualche ora ma ieri la signora Saitta è stata “dimissionata” e oggi la sua defenestrazione è un atto ufficiale. Ora bisognerà vedere come continueranno le manovre del deus ex machina della sanità calabrese Andrea Urbani, il cui obiettivo è quello di far dichiarare dissesto a tutte le Aziende e contestualmente di nominare liquidatori i suoi scagnozzi, che in questo caso erano la Saitta e Cribari. Per il momento, il disegno è fallito. A mai più rivederci, signora Saitta…