Cosenza, sanità allo sbando: il grido d’allarme dei dirigenti medici e del personale tecnico sanitario dell’Azienda Ospedaliera

Gentilissimi Tutti (autorità indicate nella foto di copertina),

il Commissariamento della Sanità, che da anni con le sue misure restrittive limita una proficua e produttiva politica sanitaria aziendale, ha reso insostenibile il peso che quotidianamente ci vediamo costretti a sopportare per garantire adeguati servizi.
Dalle nostre trincee cerchiamo di fare del nostro meglio, ma la carenza di personale è una problematica non più trascurabile.

Dirigenti medici, alcuni finanche in “prestito” presso il Pronto Soccorso, chiamati ad assumersi anche responsabilità altrui, infermieri, tecnici e OSS stanchi di turni massacranti, per non parlare delle intemperanze di un’utenza ormai incattivita e predisposta al litigio.
A far precipitare ulteriormente la situazione l’interruzione dell’appalto inerente l’esternalizzazione dei servizi amministrativi CUP Ticket. Quotidianamente riceviamo reclami per le difficoltà riscontrate dai pazienti nelle prenotazioni di visite ed esami strumentali.

Al CUP telefonico non risponde quasi mai nessuno e al termine della voce registrata cade automaticamente la linea. Chi avrebbe il buon senso di cancellare le prenotazioni, non riesce a farlo con il sistema attualmente in uso e abbandona l’idea allungando di fatto le liste d’attesa. Gli sportelli sono parzialmente aperti e le lunghe file spingono sempre più gli utenti a rivolgersi alle strutture private. Pagare il ticket per l’accesso al Pronto Soccorso in codice bianco rappresenta un’impresa. Ultimamente, inoltre, pervengono lamentele sulle errate informazioni fornite agli sportelli e sul rimballo di responsabilità tra medici di medicina generale, ufficio ticket e reparti.

Insomma, una situazione non più sostenibile se pensiamo che presso l’UOC Microbiologia e Virologia e presso l’UOC Laboratorio Analisi i tecnici di laboratorio, a turno, sono addirittura costretti ad occupare le postazioni di Accettazione e ad espletare dunque mansioni amministrative non previste nel contratto di lavoro. Così come sono ormai divenute ingestibili le attività presso la Sala Prelievi dove gli operatori sanitari, costretti anche loro a mansioni amministrative, subiscono le giuste lamentele dell’utenza per il dilungarsi dei tempi di attesa.
Questa nostra lettera è un grido di allarme, una richiesta di aiuto per salvare un sistema prossimo al collasso.

Dirigenti medici e personale tecnico sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza