Cosenza, sanità depressa. Stutamuli tutti: “La matematica ci salverà?”

La matematica ci salverà ?

Il commissario Cotticelli ha proposto alla Regione Calabria una lista di nomi per colmare i posti vacanti nelle direzioni delle aziende sanitarie e ospedaliere calabresi. La direzione dell’A.S.P. di Cosenza toccherebbe ad una docente di matematica finanziaria dell’università “La Sapienza” di Roma.

Già il titolo in possesso dell’aspirante è inquietante e ci pone di fronte ad una serie di interrogativi. Con questa scelta cambia il ruolo della governance aziendale. Non vengono richieste conoscenze tecnico-sanitarie tipiche della professione ma competenze economiche,gestionali e manageriali.

La conseguenza di questa gestione sarà che il tipo di risposte, che la stessa fornirà all’utenza in campo sanitario, non potranno prescindere dall’applicazione di criteri considerati scientificamente validi, socialmente accettabili ma soprattutto finanziariamente sostenibili. Quindi garantire il contenimento dei costi dell’assistenza sanitaria attraverso un uso asettico degli strumenti matematici, quali analisi costi-benefici e costi-efficacia e uno studio dei processi produttivi. In parole povere i servizi venduti dovranno registrare un ricavo/entrata, con un processo di accelerazione dell’aziendalizzazione della sanità. Non più incentrata sui finanziamenti ai servizi sanitari, ma bensì su criteri rispondenti esclusivamente al parametro della “produttività”.

L’erogazione dei servizi secondo questa logica non potrà più assicurare: • l’uguaglianza di trattamento sanitario di fronte allo stesso livello di bisogno e circa le oggettive condizioni di salute del paziente; • l’uguaglianza di trattamento in termini di fruibilità del servizio e dunque pari “accessibilità”; In una provincia come la nostra dove si registrano elevate percentuali di povertà assoluta, dove ormai c’è una costante rinuncia alla cura per le difficoltà di accesso ai servizi sanitari pubblici ( lunghe file ai centri di prenotazione , tempi di attesa lunghi) ci sarebbe urgente bisogno di servizi: • accessibili ; • tempestivi (no ad eccessivi tempi di attesa); • efficaci (guarigione o miglioramento condizioni di salute); • appropriati (no ad inutili cure ); • efficienti (pagare il meno possibile); • umanizzati (a dimensione d’uomo).

Assemblea cittadina “Stutamuli tutti”