Cosenza, sanità in carriera. L’irresistibile e illecita ascesa di Giovanna “Tagliatella” Borromeo

Una delle indiscusse protagoniste delle vergogne dell’Asp di Cosenza è la “dirigente” amministrativa Giovanna Borromeo, meglio conosciuta come compagna dell’ingegnere Gennaro Sosto, uno dei colonnelli del Cinghiale, anche lui in primo piano in questo verminaio. L’ordinanza del Gip Manuela Gallo stabilisce in particolare che l’assunzione a dirigente di Giovanna Borromeo è totalmente illegittima. Ma nonostante questo, la signora di cui trattasi non solo è rimasta regolarmente al suo posto ma non più tardi di qualche mese fa ha continuato ad emettere bandi per nuovi appalti continuando così a reiterare il reato. Ovviamente nell’indifferenza generale e certamente per favorire altri amici degli amici. Un atteggiamento di un’arroganza infinita in perfetta linea con la sicumera di una persona (?) che pur di raggiungere i suoi obiettivi passeggia sfacciatamente su ogni legge.

Noi purtroppo possiamo fare poco per fermarla ma di sicuro possiamo continuare a ricordare alla gente come ha fatto a sedersi nel posto dove continua a rimanere contro ogni legge.

Sussistono a carico degli indagati Mauro, Bruno, Giudiceandrea e Magnelli gravi indizi di colpevolezza del reato di abuso d’ufficio, in relazione all’adozione della delibera n. 1885 del 6 dicembre 2018 di assunzione a tempo indeterminato di Giovanna Borromeo quale dirigente amministrativo presso l’Asp di Cosenza.

L’Azienda sanitaria, nel procedere alla copertura di posti dirigenziali da qualificarsi come nuova assunzione anche nell’ipotesi di progressione verticale dei dipendenti in categoria superiore, avrebbe dovuto prima acquisire l’autorizzazione regionale, quindi avrebbe dovuto avviare le procedure di mobilità e solo nel caso in cui fossero residuati posti vacanti avrebbero potuto far ricorso allo scorrimento di graduatorie efficaci, prima interne e poi eventualmente di altre Aziende.

Nel caso Borromeo, l’amministrazione ha operato in macroscopica violazione di legge. Analizziamo l’iter procedurale che si è concluso con l’assunzione a tempo indeterminato di Giovanna Borromeo, già dipendente dell’Asp di Cosenza come collaboratore amministrativo, quale dirigente amministrativo.

Con delibera n. 1878 del 5 dicembre 2018 a firma di Raffaele Mauro, Luigi Bruno e Francesco Giudiceandrea, su proposta di Remigio Magnelli, in qualità di Responsabile dell’UOC Gestione Risorse Umane viene indetto, per soli due posti, in data 5 dicembre 2018. Il termine per la presentazione delle domande viene individuato nel “30° giorno successivo alla data di pubblicazione dell’estratto del presente avviso sulla Gazzetta Ufficiale”.

Ciononostante il giorno seguente e dunque ben prima del termine per la presentazione delle domande, con delibera n. 1885 del 6 dicembre 2018, si dispone l’utilizzo di graduatoria di concorso pubblico esperito da un’altra Azienda…

Si tratta di deliberazione a firma di Mauro, Bruno e Giudiceandrea, adottata su proposta del direttore UOC Gestione Risorse Umane Magnelli, responsabile del procedimento Fabiola Rizzuto. Nella stessa si dispone, appunto, di utilizzare la graduatoria del concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di 2 posti di dirigente amministrativo approvata dall’Asp di Catanzaro con deliberazione n. 1085 del 17-10-2018; di procedere all’assunzione a tempo pieno e indeterminato di Giovanna Borromeo, già dipendente dell’Asp quale collaboratore amministrativo professionale esperto, in qualità di dirigente amministrativo ed in quanto utilmente collocata al terzo posto della graduatoria citata… Grazie a tale espediente viene quindi realizzata, omettendo il previo esaurimento delle procedure di mobilità di cui si discute, l’indebita assunzione di Giovanna Borromeo.

Da allora, la Borromeo ha continuato la sua scalata e in concomitanza con l’arrivo della commissaria Bettelini, ha ottenuto la direzione “di fatto” di due UOC, della serie quando la realtà supera abbondantemente ogni fantasia.

Con la delibera numero 10 dell’8 gennaio 2021, la Premiata Ditta B2 Bettelini & Borromeo colpisce ancora, ma questa volta a danno dei tanti dipendenti che pur avendone i requisiti da anni aspettano di avere  riconosciuti i loro diritti.

Prima di prendere il volo e sgomberare la sua stanza di ogni cosa, la commissaria dell’Asp di Cosenza venuta dal Nord anche questa volta l’ha pensata bene, e l’ultimo giorno di suo “onorato lavoro” ecco, che in stile manu militari si è voluta probabilmente disobbligare con la sua amica e compagna di merende Giovanna Borromeo per le tante cene ed inviti ricevuti in quel di Rossano, e come un orologio svizzero è arrivata puntualmente  la nomina con il placet dell’immarcescibile Fra’ Remigio Magnelli a capo dell’UOC Patrimonio.

Come se la Borromeo non fosse già tra l’altro titolare “di fatto” di un’altra UOC – quella per l’acquisizione di beni, forniture, servizi e logistica -, ma a questa “gentile” signora gli incarichi ancora non bastavano e così si prenderà, sempre “di fatto” anche l’UOC Patrimonio al posto del dottor Pignanelli. Del resto, tutti sanno che Giovanna Borromeo è la compagna dell’ingegnere Gennaro Sosto, uno dei colonnelli più in vista del Cinghiale di Cosenza, ora in servizio a Napoli ma a lungo tra i “predatori” più famelici della sanità cosentina. Dove adesso ha lasciato la sua dolce metà a completare il saccheggio.

Possibile che la signora di cui sopra possegga doti, virtù, capacità tali da accentrare tutte a se queste deleghe ? Non solo è possibile ma questo abuso insieme anche ad altri è stato addirittura reiterato dal nuovo Commissario La Regina, al cui passaggio ormai ride tutta la città, che non lo chiama più col suo cognome ma col nomignolo “universale” di “solito idiota” che gli calza a pennello. Oggi con La Regina, così come con la Bettelini, la Borromeo ovvero Giovannella “Tagliatella” ha i piedi in tre uffici diversi, cose da pazzi!

Tanto per aggiornare la tabella… Ora l’hanno inserita anche nell UPD Ufficio procedimenti disciplinari per la dirigenza amministrativa! Proprio lei, che per la sua assunzione totalmente illegittima e per gli appalti pilotati che “controlla” è (o sarebbe, visto quello chge continua ad accadere) attenzionata dalla procura, deve valutare l’operato dei colleghi…
È praticamente l’alter ego del direttore amministrativo Friolo, a sua volta braccio destro dell’idiota di cui sopra, che si fida solo di lei.
Che fortuna che ha questa donna, con tutti quelli che arrivano in direzione…
E ha un piede pure agli Affari generali visto che ricopre anche l’incarico di ufficiale rogante. In pratica, la Borromeo è ovunque!

Possibile che all’Asp di Cosenza non ci siano tanti bravi e diligenti dirigenti in grado di ricoprire questi incarichi? Come mai questo monopolio di deleghe anche da parte del nuovo Commissario utile idiota ? La solita cricca ha fatto di un ente pubblico un vero e proprio monopolio. Con la complicità ovviamente dei “mastini” del porto delle nebbie… Che tengono così sotto “stretto controllo” la Borromeo, che ha già ripreso a tessere la sua tela emanando nuovi bandi per continuare a regalare prebende agli amici degli amici. Povera Cusenza nostra!