Cosenza, sanità inguaiata: il gran rifiuto di Achille Gentile e il no di Palla Palla ai nomi di Cotticelli

La giunta regionale ha nominato un commissario ad interim per l’Asp di Cosenza dopo le dimissioni di Raffaele Mauro. In un primo tempo, come vi avevamo anticipato (http://www.iacchite.com/cosenza-sanita-inguaiata-tutti-gli-scenari-possibili-per-il-dopo-mauro/), la scelta era caduta su Achille Gentile, commissario dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, ma il gran rifiuto del manager ha costretto Oliverio e Pacenza a virare su un altro nome ovvero quello di Caterina De Filippo, che riveste già l’incarico di commissario dell’Azienda Ospedaliera Mater Domini di Catanzaro.

Achille Gentile

In realtà, come rivela il Movimento Cinquestelle, il commissario Cotticelli aveva suggerito a Palla Palla tre professionisti non politicizzati ma, com’è del tutto evidente, il governatore e il suo vice con la regia di Madame Fifì e consorte non hanno accolto la proposta. Ecco la nota integrale dei deputati pentastellati Sapia e Nesci.

«Fa riflettere l’interim al vertice dell’Asp di Cosenza dato a un commissario già impegnato a dirigere un’altra azienda del Servizio sanitario della Calabria. La giunta Oliverio non sembra disposta a cooperare con il governo nazionale». Lo affermano, in una nota, i deputati M5s Francesco Sapia e Dalila Nesci, della commissione Sanità, che aggiungono: «Da fonti interne alla Regione  abbiamo appreso che i commissari governativi, Saverio Cotticelli e Thomas Schael, avevano presentato al governatore Mario Oliverio una terna di professionisti dall’ottimo curriculum e provenienti da ambienti non politicizzati, peraltro esterni alla Calabria. Ci chiediamo come mai Oliverio non abbia preso in considerazione alcuna proposta dei commissari del governo, con la speranza che ci rifletta bene e nell’interesse dei calabresi».

«Il nuovo capo – proseguono i parlamentari 5stelle – dell’Asp di Cosenza sarà sacrificato, costretto alla bilocazione pur non essendo padre Pio. Come farà a gestire due aziende lo spiegherà Oliverio, ormai abituato a governare in teleconferenza». «In poco più di un mese – riassumono i parlamentari 5stelle – Oliverio ha ceduto a varie pressioni rispetto alla nomina di Mauro. Nello stesso tempo il governatore ha dovuto ingoiare le dimissioni del manager e ora pare immobile rispetto a un cambiamento, per la direzione dell’Asp cosentina, che lo farebbe uscire dall’angolo». «Sappiamo che a Cosenza – concludono Sapia e Nesci – ci sono patti e accordi di peso, cui noi non daremmo mai seguito. La verità è che ora il governatore potrebbe, se solo lo volesse, affrancarsi da quanti lo tengono sotto scacco».