di Saverio Di Giorno
Non è passato molto tempo dalla pubblicazione di un’analisi riguardante il numero spropositato di fallimenti nel Cosentino. Soprattutto, si scriveva, accomunati da storie e procedimenti simili. Uno schema che riguarda tanto attività private generiche che sono interessate da sequestri o da controlli delle forze dell’ordine prima di finire in concordato preventivo, quanto per i privati della sanità. In quest’ultimo caso a creare problemi intervengono direttamente le Asp, le commissioni aggiudicatrici e gli accreditamenti fino a determinare un fallimento. (http://www.iacchite.blog/fallimenti-pilotati-una-questione-tutta-cosentina-di-saverio-di-giorno/ )
Il punto dell’analisi era esattamente questo: sembra che alcuni fallimenti non siano solo pilotati, ma in qualche modo creati ad arte per garantire il mercato a pochi imprenditori tramite una commistione di questi e pezzi dello Stato. Quasi a conferma di questa ipotesi era arrivata la lettera de iGreco nella questione della clinica Misasi che si rivolgeva al procuratore Spagnuolo come fosse il suo faccendiere. Se finora si poteva solo dedurre, le segnalazioni aggiuntive arrivate oltre a testimoniare che la questione è evidentemente sentita e sofferta da molti che si sentono esclusi da giochi decisi altrove e cercano di capire. Esclusi e inascoltati. E questo di aggiungere a vicende note e raccontate pezzi però inediti e dare una conferma al quadro delineato.
La RSA di San Nicola Arcella promessa a Citrigno
Il viaggio è lungo e toccherà quasi tutti i territori della provincia. Per cui occorre un po’ di pazienza, ma tanto vale cominciare dall’inizio. Inizio anche dalla Calabria e quindi dalla questione della RSA di San Nicola Arcella. Una questione che su Iacchite’ è stata trattata a più riprese raccogliendo diverso materiale e registrando anche mancanze, ispezioni, controlli e atteggiamenti delle commissioni che facevano dedurre che le gare fossero decise altrove. http://www.iacchite.blog/san-nicola-arcella-rsa-san-francesco-battaglia-legale-infinita/
Questo documento inedito dimostra che (almeno secondo i protagonisti che sono Ferdinando Aiello e Nicola Adamo) la questione va effettivamente in questo modo. A scriverlo sono le forze dell’ordine di Catanzaro ad inizio 2019 in un’attività che inizia a fine 2018 in cui riassumono una serie di dialoghi intercorsi tra Ferdinando Aiello e tutta una serie di personaggi (tra cui Saverio Greco ed altri).
Secondo quanto si dicono Aiello e Adamo risulta una spartizione pregressa delle strutture del territorio: Caloveto al gruppo iGreco, San Nicola a Citrigno. Non solo ma secondo quanto si dicono esisterebbero ulteriori documentazioni in possesso della Guardia di Finanza che dimostrano il sistema di assegnazione.
Alla luce di tutto questo la domanda che sorgeva dopo l’intervista all’amministratore della RSA torna prepotente: i ripetuti controlli e acquisizioni di documenti (forse troppi) dietro quale impulso venivano? E le continue problematiche nelle commissioni sono collegate al sistema di aggiudicazione? C’era quindi una precisa volontà a cacciare fuori l’amministrazione per rispettare queste assegnazioni.
Ad oggi c’è un procedimento ancora aperto in mano al giudice Torretta, uno di quelli che si è anche occupato dei fallimenti di Ferrero, er Viperetta. L’affaire RSA non è andato a buon fine per Citrigno (almeno attualmente) il quale però – sembra ormai fatta salvo… interventi giudiziari imprevedibili… – ha allungato le mani sull’ex clinica Tricarico oggi Tirrenia Hospital di Belvedere Marittimo (la cui storia fallimentare è inutile ripetere).
In questa documentazione le forze dell’ordine chiedono di proseguire l’attività di intercettazione su Aiello perché utili ai fini dell’indagine e nel descrivere il perché passano anche in rassegna l’epopea della famiglia (i)Greco e di alcune attività. Una storia che i lettori di Iacchite’ conoscono bene, ma che può essere ulteriormente arricchita sempre nell’ottica di finanziamenti, fallimenti e assegnazioni. E sulla quale va aperto un capitolo a parte.
1 – (continua)
