Cosenza. Se io fossi Guarascio (di Fiore Di Maria)

Gargamella e Puffetta

di Fiore Di Maria

Se io fossi Guarascio in questo momento stupirei tutti, subito, senza se e senza ma, da domani mattina.
Se io fossi Guarascio domani mattina chiamerei la Rachele per rivoluzionare tutto. Comincerei dagli ordini di servizio dei lavoratori di Ecologia Oggi, perché se io fossi Guarascio comincerei a chiedere scusa ai cosentini per come ho trattato la città dal 2009 ad oggi, anche se loro mi hanno pagato profumatamente.

Se io fossi Guarascio non lascerei lavorare i miei dipendenti da soli a raccogliere i rifiuti, ma rispetterei il contratto firmato con il Comune e li manderei in coppia. Fornirei loro tutti i sistemi antinfortunistica nuovi e lucenti (senza aspettare l’intervento dei sindacati) così come è scritto sul contratto e sarei preciso con il pagamento degli stipendi (senza aspettare l’intervento del Prefetto) perché il Comune mi paga puntualmente.

Se io fossi Guarascio e mi rendessi conto che i cosentini non sanno che mi pagano i sacchetti dei rifiuti e non li ritirano, andrei casa per casa e porterei loro i sacchetti, così come ho firmato sul contratto.

Se io fossi Guarascio non lascerei sulla strada per settimane intere tutti gli sfalci del verde pubblico che le Coop sociali, per due soldi, raccolgono e lasciano accumulati, perché a me i cosentini pagano il servizio di raccolta. E ancora, secondo questo disegno, non farei figurare quegli sfalci come abbandoni per farmeli pagare come extra.

Se io fossi Guarascio spenderei tutti i soldi che il Comune versa per la comunicazione al cittadino e farei le campagne pubblicitarie, così il sabato la signora di fronte non butterà il vetro perché nessuno le ha detto che il giorno giusto è il martedi. Farei i volantini per dire ai cosentini che il servizio di raccolta dei pannolini il Comune me lo paga per 5 giorni alla settimana e non solo con il giorno del residuo, quindi mi possono telefonare e prenotare il servizio quasi giornaliero. Manderei tutti i giorni in giro le Isole Ecologiche mobili perché il Comune me le ha comprate e io le devo utilizzare, mi pagano pure il gasolio.

Se io fossi Guarascio non lucrerei sui mezzi per la raccolta dei rifiuti prendendoli a noleggio invece che comprarli e attaccherei sopra gli adesivi con il logo del Comune perchè questo è scritto sul capitolato-contratto.

Se io fossi Guarascio non scriverei quegli avvisi su Facebook per la raccolta dell’olio se poi il servizio io non l’ho quasi mai attivato se non a chiamata e non userei la nuova Isola Ecologica sul fiume come un mio centro di stoccaggio, mi vergognerei di questa cosa e chiederei scusa anche al sindaco (ovviamente dopo che si insedia perché ancora non se n’è accorto nessuno).

Se io fossi Guarascio ringrazierei la città perché per quasi due anni (2009/2011) i suoi amministratori mi hanno fatto lavorare senza fare una gara e quelle che ho fatto gli anni a seguire sono state parecchio discutibili, specialmente il 2011. Ringrazierei perché nessuno ha denunciato queste cose, neanche quei giornalisti che mi leccano il culo oggi e che domani mi spareranno contro per “portare” qualcuno più potente di quanto io lo sono oggi.

Se io fossi Guarascio pur di non sentire gridare “Guarascio-Guarascio Vaffanculo”, prenderei tutti i soldi che la federazione mi elargisce per diritti tv, sponsor eccetera e li spenderei per fare una squadra che strapazza tutta la serie B.

Come minimo una squadra che possa aspirare a vincere, perché io sono tifoso del Cosenza e voglio vederlo volare. Spiegherei ai tifosi che sarebbe bello se il Cosenza fosse davvero un hobby, spenderei per esso anche i miei soldi (come tutti quelli che hanno un hobby), ma per me il Cosenza è un facilissimo affare perché ci guadagno ogni anno e molto più di quanto incasso con i rifiuti.

Purtroppo o per fortuna però, io non posso essere Guarascio perché amo la mia città.
Nessuno di voi può essere Guarascio, perché il cittadino/tifoso paga ‘ppi ra munnizza e ‘ppi ru Cusenza. Guarascio invece incassa sempre, ‘ppi ra munnizza e ‘ppi ru Cusenza. E questa è una sostanziale differenza, non differenziata…