Cosenza trasversale: campa (Mor)cavallo che l’erba cresce

Quando si dice la trasversalità. A volte in politica sembra qualcosa di impossibile da dimostrare. Una sorta di mito che nessuno riesce a sfatare. La natura stessa del rapporto trasversale, specie in politica, è da ritenersi segreta, e va praticata di nascosto. Questo per non alimentare la già accentuata percezione che ha l’opinione pubblica della politica quando dice: su tutti i stessi.

Fanno finta di litigare in pubblico e poi sotto sotto si spartiscono il bottino. Ma la gente oramai è sgamata, e sa che non c’è differenza tra gli schieramenti. Lo sappiamo e lo vediamo tutti il continuo valzer delle quaglie dei politici.

Una cosa è certa: tutto questo inciuciare ed intrallazzare è finalizzato solo ad avere denaro. Che è l’unica cosa che conta per i politici. Dal più piccolo al più grande. Dal consigliere comunale al ministro.

E a tal proposito scartabellando le determine di Occhiuto esce fuori che sin dal 2012 e fino al 2014, il figlio di papà per eccellenza della politica cosentina, l’avvocato Enrico Morcavallo, è stato sul conto clienti del sindaco.

Lo stesso Enrico Morcavallo che si è presentato nel 2016 nella lista “Grande Cosenza” a sostegno di Guccione sindaco. Con una mano prendeva da Occhiuto e con l’altra chiedeva a Guccione. Anche qui complimenti a Bretellone (o maialetto, fate un po’ voi) per la scelta degli uomini.

morca L’avvocato Enrico, figlio del noto Oreste, ha ricoperto l’incarico di responsabile per la sicurezza nell’amministrazione Occhiuto a partire da tutto il 2012 fino a tutto il 2014. Con un compenso pari a più di 10.000 euro all’anno più altre gratifiche fino ad arrivare a 18.000 euro all’anno.

Una bella sommetta per non fare niente. Un aiuto che Occhiuto doveva ad Enrico per tutti gli anni di fedele militanza nelle file dell’ormai defunto UDC. Giovani, per la precisione. E poi, si sa, un Morcavallo è meglio averlo amico che nemico.

Finita la vigna di Occhiuto, il rampollo non ha perso tempo ad appuzzarsi alla minna di Guccione che per un certo periodo se lo teneva come un puledrino. Ma il tempo è passato, Carletto il maialetto è caduto in bassa fortuna e – sputa che ci indovini – oggi Enrico Morcavallo con un salto mortale carpiato è tornato al vecchio amore occhiutiano ed è addirittura capolista dell’Udc a sostegno del candidato-zerbino di Occhiuto ovvero Francesco Caruso. L’importante per gente come Morcavallo è avere un pascolo sempre grasso dove poter brucare tranquillamente, mentre aspetta che altrove, non appena questo sarà esaurito, l’erba cresca. E poco gli importa, al cazzaro o a Bretellone, se il nemico lo ascolta. Franza o Spagna purchè se magna. Questa è. E questa ci meritiamo. Giusto per raccontarvene un’altra.

GdD