Covid Calabria. I fallimenti di Robertino e la battaglia (inutile) contro i no vax

Il presidente della Regione Calabria, Robertino Occhiuto, continua la sua ormai personalissima battaglia mediatica contro i fantomatici “no vax“, quotidianamente bersaglio del governatore calabrese che – così come i suoi “padroni” che (s)governano l’Italia – li considera unici responsabili della drammatica situazione sanitaria regionale. Non contento delle già stringenti norme approvate dal governo centrale che nell’ultimo decreto ha addirittura disposto l’obbligo di vaccino per tutti gli over-50 (misura che ha lasciato perplessi persino gli esperti), adesso Occhiuto auspica un “lockdown per i non vaccinati“, in una sorta di accanimento ad personam rispetto ad una minoranza che non solo non sta violando alcuna legge, ma che gode di tutti i diritti di cittadinanza degli altri cittadini vaccinati.

Vorremmo chiedere a Occhiuto, nello specifico, cosa intende per “lockdown dei non vaccinati“, oltre a quello già in atto. Dovrebbe sapere, Occhiuto, che il lockdown per i non vaccinati c’è già: chi non ha il vaccino non può andare in pizzeria, al ristorante, al cinema, al teatro, nei musei, allo stadio, in palestra. Non possono viaggiare, neanche nello Stretto di Messina, non possono entrare in alberghi, B&B, non possono giocare a calcetto, tennis o padel, non possono andare in piscina. Se si tratta di over 50, o nel caso di medici, infermieri, operatori sanitari, forze dell’ordine, insegnanti o personale di scuole e università, anche under 50, non possono addirittura neanche andare a lavorare, pena sospensione dello stipendio. Cosa intende, quindi, Occhiuto, quando auspica un ulteriore “lockdown per i non vaccinati“? Intende fucilarli in piazza? Rinchiuderli in campi di concentramento? Mandarli ai lavori forzati in campagna? Magari dentro l’azienda dove produce il suo vino da quattro soldi e pieno di veleni? 

Occhiuto fa anche riferimento alle “situazione disagiata della sanità calabrese“. Ma questa situazione è forse stata provocata dai cittadini, vax o no vax che siano? O invece è stata proprio la politica, quella politica che governa questa terra da decenni e che Occhiuto rappresenta in pieno in quanto nell’alveo dell’area politica democristiana che ha sempre avuto in mano il potere della Calabria, e che ha ridotto la sanità regionale in brandelli? E perché Occhiuto a dicembre aveva annunciato 30 nuovi posti letto di terapia intensiva che oggi nessuno ha visto? Vuoi vedere che la politica, dopo aver distrutto la sanità della nostra terra e non aver capito nulla nonostante due anni di tempo su come affrontare la pandemia, adesso che si trova con le spalle al muro perché non riesce a fronteggiare neanche un’ondata di quella che ormai è diventata una banale influenza (anche grazie ai vaccini, che per l’influenza ci sono sempre stati), ha la disperata necessità di individuare un capro espiatorio e allora si scaglia contro questi fantomatici “no vax”, facile bersaglio dei potenti in quanto minoranza sempre più emarginata?

Chissà se ha fatto bene i conti. Occhiuto ha mai pensato a quanti “no vax” l’hanno votato pochi mesi fa alle elezioni Regionali? E a quanti suoi elettori, “vax” o “no vax” che siano, da liberali si sentono traditi da questo tipo di sottocultura che vede calpestati gli inalienabili diritti individuali dei cittadini?