Crisi di governo, via libera della Camera alla fiducia a Conte con 321 voti.

La Camera alle 20.48 ha dato il via libera alla fiducia al premier Giuseppe Conte con 321 voti a favore, 259 contrari e 27 astenuti. Il presidente del Consiglio ha quindi ottenuto 6 voti in più della maggioranza assoluta, fissata a 315. Oltre ai 191 voti del M5s, ai 92 del Pd, ai 12 di Leu, si sono aggiunti anche i sì di Michela Rostan, renziana che ieri aveva annunciato il suo sostegno al governo, quello di Vito De Filippo, uscito da Iv per tornare del Pd, quello degli ex pentastellati Piera Aiello, Nadia Aprile, Silvia Benedettti e Raffele Trano, che hanno votato sì alla fiducia all’esecutivo.

La lunga giornata di Montecitorio era iniziata questa mattina alle 12.13, quando il premier è intervenuto in Aula rilanciando l’alleanza di governo e aprendola ai “volenterosi” che hanno “a cuore il destino dell’Italia”. Nel suo discorso Conte ha rotto definitivamente con Renzi, perché questa crisi aperta in piena pandemia è “senza un plausibile fondamento”, ma lo strappo del leader di Italia viva è “incancellabile”, quindi adesso “si volta pagina”. E poi ha annunciato una legge elettorale proporzionale e la sua rinuncia alla delega ai servizi. La seduta è stata sospesa poco prima delle 16 per consentire la sanificazione dell’Aula ed è ripresa alle 17.24 con le repliche del premier. “Dalle vostre scelte dipende il futuro del Paese – ha detto Conte hai deputati in sede di replica – il mio progetto, a forte vocazione europeista, è chiaro e nitido per un Paese moderno”. Poi, il premier ha concluso ponendo la questione di fiducia. Domani si va al Senato dove si gioca la partita più importante sui numeri ma a Conte basterà comunque avere più si che no e quindi la maggioranza relativa per poter scongiurare la fine del governo.