Crotone-Empoli, Stroppa carica l’ambiente: “Uniti per tornare grandi: orgoglioso di questa città”

 

Mancano meno di 24 ore alla terza giornata di Serie B, seconda partita casalinga per il Crotone. Alla vigilia di Crotone-Empoli, il tecnico rossoblù Giovanni Stroppa ha incontrato la stampa per illustrare le due lunghe settimane di allenamento pre-partita, la condizione fisica dei calciatori, sottolineando – e più volte – la soddisfazione di avere un grande gruppo e della simbiosi che c’è tra la squadra e la città.

«Abbiamo lavorato molto bene, abbiamo recuperato coloro che stavano fuori, ma comunque staranno ancora fuori – ha dichiarato –. Per quanto riguarda la condizione della squadra, a distanza di due settimane, da una parte è bello perché qualcuno ha lavorato, qualcuno ha preso condizione, qualcuno rischia magari di perdere il ritmo visto come stavano andando le cose. Per il resto tutto nell’ordine delle idee».

Domani Cristian Bucchi, che conosce molto bene l’ambiente di Crotone e la squadra, tornerà allo Scida, questa volta da tecnico dell’Empoli dopo una buona stagione al Benevento: «Una bella squadra in tutti i reparti, completa, assemblata al meglio, che lavora benissimo in entrambe le fase, e che individualmente ha giocatori importanti… Domani le individualità possono fare la differenza, non soltanto gli episodi. Vincere i duelli, avere questa capacità di far le cose in un certo modo può portare anche il risultato».

La sosta ha aiutato molto il percorso dei calciatori rossoblù: Maxi Lopez e Luca Vido hanno recuperato: «Lopez è più indietro, ma ha qualità importanti che è difficile non considerarlo. Convocato. Vido da quando sta bene al cento per cento sta migliorando visibilmente la sua condizione fisica e anche l’affiatamento con la squadra che è molto importante».

Sulla città di Crotone e sulla squadra ha affermato: «Io e il presidente Gianni Vrenna insieme a Ursino stavamo vedendo un allenamento insieme e ho fatto una considerazione. Forse abbiamo sbagliato una scelta tecnica, ma di sicuro non gli uomini. Questo spogliatoio si è reso protagonista di una stagione non solo tecnica ma anche mentale, di unione, di condivisione, e quest’anno sembra che i nuovi siano qui da sempre. C’è mentalità, rispetto, professionalità. Io credo che la squadra rispecchi l’ambiente dove viviamo, perché è una squadra che lavora, che crede in ciò che fa. Io credo di rispecchiare la mia proprietà, la mia società, e allo stesso modo i ragazzi. Sono orgoglioso di allenare gli uomini. Poi la differenza è tra vincere e perdere… però è una soddisfazione stare qui».