Crotone. Magna Grecia Park, presentato il progetto: investimento da 1 miliardo di euro

“Per far venire turisti serve un progetto eccezionale”. Lo ha detto l’ingegnere Antonio Lidonnici nel corso della presentazione del Magna Grecia Park svolta nel pomeriggio del 20 giugno.  “A Crotone – ha aggiunto – non servono micro progetti disarticolati, ma un unico grande progetto da grandi numeri”. Come il Magna Grecia Park appunto, un investimento di 1.222.896.768 euro, di cui 296 solo per le attrazioni di carattere ludico-culturale che ricalcheranno il modello delle grandi città stato della Magna Grecia, le otto colonie più famose tra le quali naturalmente Kroton. Progetto che ha anche l’imprimatur di Confindustria Crotone.

Numeri importanti, per un investimento colossale tutto made in Crotone – dal progettista ai consulenti – che prevede la realizzazione di un parco divertimenti su 180 ettari (tra i più grandi al mondo) con un’occupazione, a regime, di 700 persone a tempo determinato, e 1.800 stagionali. Sarà il secondo parco al mondo per numero di attrazioni: saranno 64 (36 meccaniche e 28 non meccaniche). Prevista anche una zona con strutture ricettive tematizzate per una capacità di 10 mila posti letto. Ci saranno 4 grattaceli da 125 metri che raffigureranno gli dei Zeus, Apollo, Athena ed Hera. Il progetto redatto da Lidonnici prevede circa 2 milioni di visitatori all’anno: una stima cautelativa ha detto l’ideatore de Magna Grecia Park.

Non è ancora stata identificata l’area dove sorgerà in quanto le trattative con alcuni proprietari di aree senza alcun vincolo non si sono concluse. Per questo si farà una manifestazione di interesse che sarà curata dalla fondazione.

Fondazione che dovrà individuare anche le fonti di finanziamento. E’ toccato a Salvatore De Luca e Vincenzo Di Baldassarre spiegare il modello societario: la scelta è caduta sulla Fondazione di partecipazione: “E’ stata aperta una sottoscrizione prima della costituzione della fondazione – ha detto De Luca – invitando la parte produttiva del territorio a partecipare con una quota democratica di 5.000 euro uguale per tutti. Quando la fondazione nascerà essendo di partecipazione resterà aperta e potranno entrare i soggetti pubblici ed altri fondatori”.

La fondazione dovrà cercare i fondi. Si punta su finanziamenti privati preferiti a quelli pubblici perché permettono maggiore celerità. Di Baldassarre ha parlato della possibilità di coinvolgere fondi stranieri purché le istituzioni diano velocemente le autorizzazioni:  “L’ostacolo per gli investitori è quello delle autorizzazioni che è una fase che dura anni. E questo fa andare via investitori”.

Per questo è stata ribadita la necessità che le istituzioni appoggino l’idea  svolgano il loro lavoro per le autorizzazioni in modo veloce. Da Fausto  Orsomarso, assessore regionale al turismo, Sergio Ferrari, presidente della Provincia di Crotone, e da Vincenzo Voce, sindaco di Crotone, sono arrivate ampie rassicurazioni. Orsomarso ha proposto di utilizzare per questo progetto le stesse modalità di legge per la ricostruzione del ponte di Genova. “Questo non è un progetto di Crotone – ha detto – ma di tutta la Calabria”. Fonte: Il Crotonese