Crotone, scoperto arsenale a Gabella: tre arresti

CROTONE – Tre persone sono state arrestate nel corso di una operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Crotone che ha portato anche al sequestro di un ingente quantitativo di armi in località Gabella alla periferia Nord di Crotone.

Tre fucili, di cui uno a canne mozze, sette pistole, centinaia di munizioni di diverso calibro, 2 mirini di precisione, 250 carte d’identità in bianco, lo strumento meccanico per la produzione di munizioni, (1) un kg di sostanza stupefacente, tipo marijuana già essiccata e confezionata, è quello che i finanzieri hanno rinvenuto in alcuni capannoni.

La scoperta è il risultato di indagini svolte dai militari della guardia di finanza coordinate dalla Procura della Repubblica di Crotone. I finanzieri, dopo aver circoscritto l’area interessata dalle operazioni con un dispositivo di pattuglie di “baschi verdi” per garantire la sicurezza degli abitanti di Gabella durante le pericolose fasi dell’intervento, hanno perlustrato una vasta area e perquisito diversi fabbricati avvalendosi di metal detector e unità cinofile.
Le ricerche hanno permesso di scoprire, l’arsenale occultato all’interno di capannoni utilizzati per la lavorazione del ferro e del pellame. Le armi erano nascoste fra materiale ferroso, all’interno di macchinari e frigoriferi in disuso o sotterrati in zone di canneti. Inoltre, all’interno di un fusto di plastica, chiuso ermeticamente ed occultato nel terreno riconducibile ad uno degli arrestati, sono state rinvenute 250 carte d’identità in bianco pronte per essere contraffatte.

Le armi, tutte in ottimo stato di conservazione e pronte all’utilizzo, sono state messe a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti balistici e per verificarne l’eventuale utilizzo in pregresse attività delittuose. Tutto il materiale è stato immediatamente sottoposto a sequestro probatorio e i finanzieri hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di tre persone dio Crotone, A.P. di 48 anni, G.F. di 63 anni, e di V:F di 36 anni, nei confronti dei quali, il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Crotone, Alessandro Rho, ha disposto l’accompagnamento presso la casa circondariale pitagorica. Fonte: il Crotonese