Cosenza. 110 anni nel pallone, le origini: De Filippis e la Fortitudo

Cosenza si appresta a festeggiare e celebrare i suoi 110 anni di storia calcistica. Purtroppo, così com’è avvenuto 10 anni fa per il Centenario, non ci sarà nessuna iniziativa “ufficiale” da parte della società. A parte Gianluca Di Marzio (che poi farà la telecronaca per Sky, quindi spese pagate…), non sono stati invitati vecchi calciatori, vecchi allenatori, vecchi dirigenti: niente di niente, esattamente come accadde in occasione del Centenario, 10 anni fa. E poiché stiamo parlando di storia – che è decisamente meglio – passiamo immediatamente a raccontarvi quello che è contenuto negli annali ricostruendo le fasi che portarono alla nascita del calcio a Cosenza. Ovviamente, sempre e comunque a futura memoria. 

LE ORIGINI 

“… Siamo nel 1908. A Cosenza, come ovunque in Calabria, la parola sport è ancora sconosciuta. E’ allora che un giovinetto appena quindicenne, reduce dagli studi compiuti in una grande città, suscita i primi entusiasmi per la ginnastica (con questo termine si intendeva ogni sano esercizio all’aria libera, football compreso), crea attorno a sé un piccolo nucleo di appassionati e fonda lo “Sporting club”, che fece apprendere nella città nostra, tra la privilegiata classe studentesca, le più rudimentali nozioni dell’ideale sportivo…”.

E’ uno stralcio di una significativa lettera commemorativa (risalente al 1927) di Arnaldo De Filippis, per gli amici Aldo, il fondatore del movimento sportivo cosentino.

A scriverla sono i suoi amici della Fortitudo, la prima vera società sportiva cosentina. Com’è nata ce lo rivela il seguito della lettera, apparsa sul settimanale “Calabria sportiva” fondato e diretto da Emilio Pranno: “… fosti tu, Aldo, nostro artefice, tenace e unico, il sostenitore mirabile della bella idea, e in pochi ti seguimmo con tutto il fervido, ardente entusiasmo giovanile. Come non ricordare il debutto ufficiale della prima squadra calcistica cittadina in Piazza Prefettura, (quando non si parlava ancora di posa della prima pietra del monumento a Telesio) da te voluta? Il tuo ardimento, il tuo seme fecondo, Aldo, portarono presto alla formazione di tanti piccoli circoli cittadini: oltre allo Sporting club, la Virides di Amedeo De Maria, il Milan Sporting club, il Brutium Sporting club, la Libertas, la Meridionale, la Savoia, la Fratelli Bandiera, la Speranza, il Circolo Cattolico beato Gabriele… frutto esclusivo dell’opera tua ammirevole… Questi circoli diedero vita presto, il primo marzo 1912, con la loro fusione, alla tua prediletta “Società sportiva Cosentina”, diventata “Società sportiva Fortitudo” l’undici novembre 1912. La Fortitudo, orgogliosa di averti avuto a suo pioniere, ti ricorda oggi e sempre con pensiero di devota gratitudine“.

Arnaldo De Filippis è eletto primo presidente della Fortitudo nell’assemblea del 18 novembre 1912 al Teatro Rendano.

Nel primo consiglio direttivo figurano Amedeo De Maria, Gaetano Misasi, Tommaso Corigliano, Luigi Carci e Riccardo Maspoli.

La società è attiva non solo nel calcio, ma anche nella scherma, nella danza, nel ciclismo, nell’atletica leggera e nella ginnastica. De Maria, fotografo con la passione dello sport, è stato determinante per aiutare De Filippis a fondere i circoli. Gaetano Misasi assume la responsabilità della squadra di calcio.

Qualche mese dopo Riccardo Maspoli lascia la Fortitudo e viene sostituito nelle sue funzioni dal barone Adolfo Vercillo, che diventerà successivamente presidente della società.

Maspoli è un altro grande pioniere del calcio cosentino e in molti lo ritengono il primo trainer calcistico calabrese. Emilio Pranno ricorda che …”a sette anni era già un bel giocatorino, ai tempi pieni di letizia del circolo cattolico Beato Gabriele… Dopo militò nelle file dello Sporting club di De Filippis, lo seguì alla Fortitudo e poi si staccò fondando la magnifica società The Black (1913) lanciando i vari Rettek, Cipparrone, Storti, Chiapperini, Lauria, Candelise e i fratelli Esposito, Valentini e De Bartolo. Solo chi ricorda detta squadra può oggi dire alla nuova classe di atleti quanto entusiasmo albergava nell’animo del primo trainer calabrese…“.

fortitudo

LA PRIMA PARTITA DELLA FORTITUDO CONTRO IL CATANZARO

Il 23 febbraio 1914 la Fortitudo Cosenza (maglia a strisce verticali bianconera) gioca la sua prima partita ufficiale sullo spazio in pendenza della vecchia Piazza d’Armi contro il Catanzaro. Risultato finale 1-1. La Fortitudo giocava con questa formazione, allenata dal professore Italo D’Alessandro: Cesario, Candelise, Muto, Laudonio, Raimondi, De Raho I, Campana, Pugliese, Storti (capitano), Naccarato, De Raho II. I gol sono realizzati da De Raho II al 21’ (Gabriele, che all’epoca si era appena laureato campione regionale di ciclismo sul traguardo di Santa Maria di Catanzaro) e da Parisi al 78’.

Per la prima partita ufficiale del calcio cosentino era stato allestito un comitato organizzatore presieduto dall’avvocato Domenico Cilento. La guerra, purtroppo ormai imminente, faceva sospendere ogni attività. A domani per un altro racconto sulle origini del calcio cosentino.