De Magistris: “Mi candido a presidente della Regione Calabria”

“Mi candido a presidente della Regione Calabria”. Lo annuncia con una mail Luigi De Magistris. Il sindaco di Napoli ha sciolto la riserva e ha deciso di provare la sfida. Che questa sarebbe stata la decisione lo si era capito nei giorni scorsi, quando De Magistris, a margine della presentazione della nuova giunta, aveva detto: “Sono sempre più convinto di sciogliere positivamente la riserva perché le sollecitazioni mi sono venute dal basso e perché mi sento profondamente legato alla Calabria. È una sfida che ha anche delle similitudini, pur con le debite differenze, con ciò che accadde a Napoli 10 anni fa”.

Per conquistare la presidenza calabra De Magistris pensa a una coalizione civica, “al di fuori degli schieramenti tradizionali a cui la politica ci ha abituato”. L’ex pm comunque resterà a Palazzo San Giacomo fino al termine del mandato, perché, come ha spiegato lui stesso, “la legge regionale calabrese non impone le dimissioni del sindaco. Quindi non ho alcun motivo per lasciare la guida della città. Le regionali, tra l’altro, coincidono con la fine dell’esperienza amministrativa in corso”.

E oggi De Magistris si trova in Calabria: nell’arco della giornata sarà a Cosenza e Rende per una serie di incontri politici in vista dell’avvio della campagna elettorale. Sindaco di Napoli da due mandati, è stato eletto la prima volta il primo giugno del 2011, sostenuto da Italia dei Valori, Federazione dei Verdi, Partito del Sud e la lista civica Napoli è tua. Il secondo mandato è iniziato il 5 giugno 2016, quando ha vinto le Comunali con l’appoggio di 12 liste, una che raggruppava PRC, Sel, una lista Tsipras e Pci, poi ancora Italia dei Valori e Federazione dei Verdi, con Repubblicani democratici, tre liste civiche di ispirazione meridionali e cinque altre liste civiche. Dal 2015 è anche sindaco della città metropolitana. De Magistris è stato magistrato a Catanzaro per 9 anni, dall’inizio degli anni Duemila e fino al 2009, quando le vicende delle inchieste Poseidone e Why Not, che gli furono sottratte dallo stato deviato, lo costrinsero a dimettersi dalla magistratura. Oggi De Magistris si ritroverà a combattere quegli stessi poteri forti, deviati e massomafiosi che lo eliminarono una decina di anni fa. E noi saremo al suo fianco in questa battaglia decisiva per il futuro della Calabria.