Diamante: caro (Don) Magorno, tu vuoi allungare l’inverno non l’estate…

IL SINDACO MAGORNO VUOLE ALLUNGARE LA STAGIONE…QUELLA INVERNALE, PERO’!

Avevamo deciso di aspettare la fine della stagione estiva (che ci auguriamo duri il più a lungo possibile, anche se qualche assessore con alcune dichiarazioni l’ha già chiusa al 31 agosto, mah…) per parlare dei problemi che hanno afflitto e che affliggono la nostra città in questo primo scorcio di amministrazione senatoriale. Facciamo infatti parte di quella cultura secondo cui, se non si compromette la libertà e l’incolumità di terzi, “I PANNI SPORCHI VANNO SEMPRE LAVATI IN CASA”.

Non era bello secondo noi mostrare nel pieno dell’estate ai tanti turisti, un paese litigioso, in cui la cultura del ricatto, della vendetta (mascherata anche male), del “se non sei con me, sei contro di me” – anche da parte di chi lontano ormai dalla campagna elettorale riveste ruoli istituzionali – regnano sovrani. Concetti che sono risultati la base di questa amministrazione aggregata (si fa per dire) per vincere, ma incapace di governare.

Ma il susseguirsi di decisioni nefaste per la crescita della nostra città, in assoluta assenza di qualsivoglia alternativa di sviluppo turistico – e che inevitabilmente avrà ripercussioni negli anni a venire – ci costringe ad anticipare i tempi e a scoprire le carte di chi continua a pensare di amministrare casa propria e quindi ad avere pieni poteri su tutte le azioni quotidiane (“u sazio non crida u diuno” dicevano i nostri avi).

Caro Ernesto, non è così che si amministra, ci hai raccontato sia in campagna elettorale che dalla poltrona di sindaco solo bugie, e cerchi di nascondere la pochezza della Tua Amministrazione con un tentativo di comportamento, che sebbene avresti preferito autorevole, è solo un esperimento – peraltro mal riuscito – di sembrare quanto meno autoritario.

Le ordinanze n.7 e la n.8 ad integrazione, se ce n’era bisogno, hanno mostrato lo stato di confusione che regna nell’amministrazione, con la guerra alla MOVIDA Diamantese in nome del decoro, della quiete e della sicurezza pubblica.

Ovviamente non possiamo che essere d’accordo sulla necessità di rispetto del decoro urbano, d’accordissimo sul giro di vite per la sicurezza (ogni genitore vuole sempre maggiore sicurezza e tranquillità per i propri figli e per se stessi). Ma siamo totalmente in disaccordo sui tempi e le modalità.

In primis perché non si può emanare un’ordinanza che limita la musica, il 30 luglio quando gli esercizi commerciali hanno già da tempo fatto un certo tipo di programmazione (che bella parola!) e hanno firmato contratti che ovviamente devono onorare (è come cambiare le regole del gioco mentre stai giocando, così puoi pensarle come più ti favoriscono). Secondariamente perché non è riducendo di mezz’ora la musica che si rende un paese più sicuro.

Così facendo avete solo contravvenuto alle promesse elettorali fatte, ma anche al progetto – che tanto richiamate – di Ernesto Caselli. Lui avrebbe voluto (a torto o a ragione) le nostre strade stracolme di giovani intenti a un sano divertimento.

Tutti abbiamo benedetto l’arrivo dei vigilantes che avrebbero dovuto dare un senso di sicurezza ai nostri ragazzi e ai tanti turisti. Invece – nei fatti – sembravano essere collegati al Big Ben di Londra che all’01,30 dava il segnale del coprifuoco. Più che vigilare sulla nostra sicurezza sembravano delle baby-sitter pronte a controllare che gli ordini dell’amministrazione fossero rispettati.

Ma c’è di peggio: li abbiamo visti impegnati nella parata militare insieme ai vigili e addirittura a pezzi dell’amministrazione comunale. Uno scenario che sfiorava il ridicolo. Le istituzioni devono educare, non reprimere!

Sia chiaro: questo è il nostro pensiero, quello dell’amministrazione in carica – a quanto pare – è diverso e potremmo anche capirlo (vuole altro tipo di turismo).

Questa amministrazione evidentemente non vuole la MOVIDA a Diamante. Speriamo che questa scelta non sia studiata per favorire la movida delle zone limitrofe, e magari per “farsi belli” con i primi cittadini dei paesi vicini che, non si sa mai, potrebbero restituire il “favore” in altro modo.

Quello che non solo non condividiamo, ma neanche capiamo è perché prima di dichiarare guerra alla movida Diamantese non si è iniziato a creare un percorso per un turismo alternativo, magari più vicino alle idee dell’amministrazione: culturale, sportivo, religioso, ecc.

Solo così i nostri amministratori avrebbero potuto dare un minimo di razionalità alle loro azioni. Basta fare un esempio: ci parlano continuamente di turismo culturale, ma tengono chiuso il Convento dei Minimi di Cirella che l’anno scorso nei soli mesi estivi ha accolto circa 2000 visitatori grazie ai giovani del Servizio Civile. Siete veramente in confusione.

L’ultima genialata in ordine cronologico, che evidenzia sempre più lo stato di confusione che continua a pervadere questa amministrazione comunale, è l’emissione dell’ordinanza sindacale n.18, che richiamando le precedenti n.7 e n.8, in virtù di un pretestuoso rispetto della quiete e della sicurezza pubblica, ordina che nei pubblici esercizi e negli esercizi di vicinato di tutto il territorio comunale, da settembre a maggio deve cessare la diffusione di musica, in qualunque modo venga prodotta, a partire dalla mezzanotte.

Ordinanza emessa il 07 settembre, alla vigilia di quelli che purtroppo sono gli ultimi 10 giorni di “turismo” a Diamante, e che tutti i rappresentanti delle amministrazioni che si sono susseguite (compresa l’attuale) hanno dichiarato di voler prolungare.

Ma forse si sono confusi, loro vogliono allungare si la stagione, ma quella invernale: quella delle lunghe giornate in cui si aspetta una nuova estate, si organizza una nuova estate, si sogna una nuova estate che per tutti, grandi e piccini, è l’immagine della felicità, da una parte, e di sostentamento delle proprie famiglie dall’altra.

Ma questi cittadini/sognatori non hanno fatto i conti con il nuovo Sindaco e la nuova compagine, nella quale oggi siedono amministratori – alcuni con ruoli anche nell’esecutivo – che negli anni scorsi sia dalla maggioranza, che dalla minoranza hanno combattuto (o fatto finta) per le attività (c’è stato chi in campagna elettorale prometteva ai commercianti la chiusura alle 6 del mattino). Oggi però, per rimanere inchiodati a quella poltrona, sono disposti a rinnegare tutto e tutti (quoque tu…).

Ma soprattutto è una la domanda che dall’inizio dell’estate ci stiamo ponendo: dov’è nascosto l’assessore al turismo, se ce n’è uno, cosa pensa, cosa vuole fare, a parte salire su qualche palco o partecipare a qualche evento e dire sempre che è emozionata e che è tutto bellissimo? Perché se è solo questo ciò che ha intenzione di fare, dobbiamo pensare che il turismo lo intende proprio cosi…come il nulla.

Gruppo consiliare Diamante e Cirella #SiamoVoi