Diamante. Concerto di Cocciante a 75 euro, quando la toppa è peggio del buco

Quando la toppa è peggio del buco

Ci è pervenuta una replica ad un nostro articolo da parte di Ruggero Pegna, promoter della tappa di Diamante del Tour di Cocciante, nonché uno dei più “famosi” del panorama regionale. L’articolo lo trovate qui: http://www.iacchite.blog/diamante-concerto-di-cocciante-a-75-euro-perche-il-prezzo-del-biglietto-non-e-uguale-in-tutte-le-citta.

Qui di seguito il doveroso spazio alla replica:

“Ho letto il vostro pezzo sui prezzi dei biglietti del concerto di Riccardo Cocciante con l’Orchestra Sinfonica Mercadante diretta da Leonardo De Amicis del 2 agosto al Teatro dei Ruderi di Cirella a Diamante, unica tappa in Calabria di un breve tour di solo otto date in location scelte per la loro bellezza, dopo 16 anni dal suo ultimo concerto nella nostra regione.

Innanzitutto vi ringrazio, perché mi date la possibilità di chiarire l’equivoco derivante dalle errate segnalazioni di alcune persone, frutto di scarsa informazione.

I biglietti di tutte le date hanno avuto prezzi da cento euro circa a salire, fino a duecento euro, nei settori principali; biglietti tutti terminati, quindi non più disponibili oggi sulle piattaforme di vendita di cui sono stati fatti screenshot parziali.

Anche a Diamante il settore di platea, il più costoso ad € 89,00, ma più basso rispetto al settore principale di qualsiasi altra data, è terminato in poche ore! Rimangono disponibili i biglietti di gradinata, tutti a sedere, al prezzo di 75 euro, normalissimo per eventi di questa rarità ed eccezionalità.

In alcune piazze, come Firenze e Roma, alcuni settori sono a “visibilità limitata” o molto distanti dal palcoscenico, come peraltro indicato, trattandosi di distese di sedie e/o con ostacoli, settori per i quali hanno posto in vendita biglietti a prezzi chiaramente più bassi.

A Roma, ad esempio, il parterre costa € 97,75 e, addirittura, la “Tribuna centrale balaustra visibilità ridotta”, come si può leggere testualmente su Ticketone, costa € 74,75, cioè quanto a Diamante a visibilità perfetta! Invito, quindi, chi è interessato, a verificare quanto sto affermando.

Circostanza che io ho voluto evitare in Calabria, infatti avevo proposto inizialmente Piazza XV Marzo di Cosenza, poi esclusa a seguito di sopralluogo, in quanto la Statua di Telesio posta al centro avrebbe prodotto, appunto, “posti a sedere a visibilità limitata”. Piuttosto che mettere prezzi ridotti e far vedere un quarto di palco ad alcuni settori e spettatori, o fargli venire il torcicollo, a mio giudizio ho preferito una location senza questi problemi.

A Diamante, essendo un teatro all’aperto progettato con visibilità e acustica perfette da qualsiasi posto, peraltro con capienza limitata, si è tenuto il prezzo più basso previsto nel tour per settori a piena visibilità, non essendoci in questo teatro altri settori più distanti o, appunto, a visibilità ridotta da poter praticare anche ulteriori tariffe.

Tutto qui. Voglio rimarcare che si tratta di un evento eccezionale, dai costi elevatissimi, con Orchestra di ben 32 elementi (6 violini I, 6 violini II, 4 viole, 4 violoncelli, 2 contrabbassi, flauto, oboe, clarinetto, 2 corni, 2 trombe, 2 tromboni), oltre alla Sezione Ritmica con alcuni dei più grandi musicisti italiani. Un concerto di tre ore in cui il grande autore e interprete di indimenticabili canzoni ripercorrerà la sua straordinaria carriera, eseguendo tutti i suoi intramontabili successi. Un vero e proprio viaggio nella bellezza della sua ricchissima discografia…”.

Ruggero Pegna

Prima di addentrarci nelle controdeduzioni, ci sia consentita una riflessione. Capiamo il fermo Covid ma tutta la vasta organizzazione del tour di Cocciante deve recuperare tutto in 8 date, pardon in 7, visto che il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei ha negato l’autorizzazione, e pare che i motivi siano da ricercare nella richiesta tardiva in violazione del vigente Regolamento e nell’avvio della prevendita prima che ne venisse concesso l’uso.

Ora, in teoria sembrano banalità, ma qualcuno potrebbe anche vederci un falso in atto pubblico e tale manipolazione magari poteva essere pure frutto di scambio di denaro o altra utilità, e non sarebbe la prima volta. Ovviamente citiamo l’episodio come mero fatto di cronaca, ma che non riguarda Pegna, non essendo il promoter di quella data in Campania.

Detto questo, addentriamoci su alcuni punti della replica.

Pegna ci informa che

  • Cocciante non si esibisce da solo ma con l’Orchestra Sinfonica Mercadante, la quale, inspiegabilmente, sul suo sito promuove la data del 4 Agosto a Matera e non quella del 2 a Diamante, inoltre Pegna si fa vanto di dover ospitare ben 32 elementi.. Bene, gli ricordiamo che l’Orchestra RAI ne contò anche 96, poi se fa come i Concerti Bandistici delle fiere patronali che vengono riempite di Maestri locali amici dei componenti pagati a giornata, abbiamo capito quanto costa realmente….
  • I biglietti non hanno avuto prezzi da 100€ circa a salire, ma da 35 a salire, mediamente, tenendo conto di tutti i venditori;
  • In altre “piazze” molti posti hanno visibilità limitata da qui i prezzi più bassi, su questo per rispondere basterebbe la foto che ripubblichiamo anche qui sotto oltre che sopra, in ogni caso in questi grandi eventi basta pure un posto in ultima fila per poter dire io c’ero!
  • i prezzi dei biglietti di Diamante sarebbero bassi. In realtà ci siamo tenuti bassi noi, comprese commissioni e polizza si raggiungevano i 100€ per il parterre, ammesso che siano veramente andati a ruba magari perché comprati da petrolieri o da Bin Salman in persona! Rimangono quelli da 75 euro, sono acquistabili a decine, senza assegnazione del posto e finiti di tutto ci vogliono quasi 85€, che per una struttura pubblica, magari pagata quattro soldi o addirittura avuta gratis, anche in cambio di gratuità da spartire con amici e amici degli amici, sembrano un po’ troppi. Inoltre, non essendo numerati in gradinata, quanti saranno i biglietti venduti? Qualcuno dice anche 2.500. Se Pegna è così trasparente, perché non lascia contare a qualcuno – ovviamente terzo e super partes – uno per uno quanti ne entreranno?

Di una sola cosa, forse per pudore, Pegna non ha parlato, ovvero del famigerato rischio d’impresa. Lo sappiamo correre pure noi se ci passano 200 mila (e più) euro di contributi l’anno e questi sono solo quelli conosciuti, certo poi c’è l’abilità di saperli chiedere, perché se il progetto lo presenta un novellino, non lo sappiamo se vince, ma questa è un’altra storia. Per il momento, ci accontentiamo di quella che vi abbiamo raccontato e che è molto diversa da quella che ci propina Pegna.