Diamante e il caso dell’ordinanza revocata per i locali: ora tutti sanno che don Magorno è “bipolare”

Tutto è successo nel week end appena trascorso e le polemiche ancora non si fermano. Stiamo parlando dell’ordinanza firmata dal vicesindaco di Diamante, Pino Pascale, con cui si imponevano nuovi orari di chiusura dei locali pubblici. Secondo il dispositivo, i nuovi orari avrebbero dovuto essere: “Chiusura entro le ore 00:00 dal lunedì al giovedì. Chiusura entro le ore 02:00 dal venerdì alla domenica. Chiusura entro le ore 02:00 nel periodo natalizio e pasquale nei giorni prefestivi e festivi. Chiusura entro le ore 05:00 nella serata del primo Gennaio in occasione dei festeggiamenti di inizio anno”.

Avrebbero dovuto, per l’appunto, visto che sabato l’ordinanza è stata revocata. Il passo indietro è stato giustificato dall’amministrazione con una nota stampa nella quale si sottolinea che: ”Una analisi più approfondita di quanto si prefigura nei settori commerciali interessati, anche in considerazione dell’approssimarsi delle festività natalizie e di fine anno, ci ha spinti a questa decisione. Riteniamo che la capacità di ascolto e di riflessione, così come quella di saper 𝐫𝐢𝐯𝐞𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐩𝐫𝐢𝐞 𝐝𝐞𝐜𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐞𝐟𝐟𝐢𝐜𝐚𝐜𝐢, siano il segno di una amministrazione che con umiltà vuole anteporre l’interesse comune senza aver paura di rivedere le proprie posizioni”.

Il coro di polemiche si era sollevato subito dopo la pubblicazione dell’ordinanza. Già molti operatori erano pronti a impugnare l’atto e a presentare ricorso. Revoca che però non ha stemperato le polemiche, anzi le ha alimentate ancora di più. Sul caso è intervenuto anche il gruppo di opposizione “Diamante e Cirella siamo voi”, che ha parlato di vero e proprio “bipolarismo politico”.

“Diciamo che siamo felici della scelta finale, perché costringere gli esercenti a chiudere a orari prestabiliti dopo anni di grave crisi finanziaria era davvero una follia, da folli. – scrivono dal gruppo di opposizione –  Ci sentiamo però in dovere di fare qualche considerazione. Sono bastate 24 ore di pubblicazione (e di conseguenti critiche) per far sì che un’ordinanza senza senso venisse revocata, il che dimostra che chi ha firmato e diramato l’ordinanza non aveva minimamente idea di cosa stava imponendo alla cittadinanza. In ogni caso la domanda da porsi è: perché partire con un provvedimento così poco sensato e avventato? A che pro? Quali motivazioni avevano spinto gli amministratori a una così poco ragionevole ordinanza? Davvero non sapevano che stavamo andando incontro alle festività natalizie? Può un amministratore revocare sé stesso? Mah veramente imbarazzante. La risposta è solo una: chi oggi amministra questo paese lo fa con totale confusione, la maggioranza continua ad andare avanti a tentativi – provando a placare le faide interne, (altro che uniti per te) – e si ritrova con maldestri e inconcludenti provvedimenti tra le mani. Gli unici che dovrebbero davvero abbassare le serrande della loro attività amministrativa vergognosa e senza bussola sono loro. Diamante e i diamantesi meritano di meglio”.