Discarica di Celico, il CAP denuncia: “Le ditte private continuano a sversare rifiuti”

Non si placa la battaglia del Comitato Ambientale Presilano contro la discarica a ridosso del Parco Nazionale della Sila. Oggi ritorna a chiedere risposte ed interventi immediati da parte del presidente Oliverio attraverso un’altra lettera scritta, chiedendo un nuovo incontro tecnico per verificare il processo di rivisitazione del rilascio dell’AIA.

Caro Presidente Oliverio,

torniamo a scriverle perché è trascorso quasi un mese dall’incontro che abbiamo avuto con i suoi più stretti collaboratori, alla presenza di sindaci e di un consigliere regionale, durante il quale sono stati presi impegni precisi e importanti per cercare di rimediare a errori madornali che hanno portato alla realizzazione di una discarica illegale in un posto non idoneo, e a ridosso del Parco Nazionale della Sila.

Le rivolgiamo l’ennesimo appello, perché siamo molto preoccupati dal perdurare degli sversamenti da parte di ditte private nell’impianto di Celico, di cui molti sono testimoni. In particolare, è di qualche giorno fa una relazione dell’ARPACAL che, a seguito di una nostra richiesta, ha effettuato un sopralluogo nell’impianto della Mi.Ga. In tale relazione si afferma che a Celico va tutto bene perché la ditta ha dichiarato che in discarica sono stati sversati solo rifiuti autorizzati e che i rifiuti trovati nelle vasche di lavorazione erano lì da prima che la Regione inibisse ogni tipo di lavorazione sino al completamento dei capannoni.

Egregio presidente, capirà che tale relazione non ci tranquillizza, perché finché quella discarica illegale non sarà chiusa definitivamente potranno arrivare rifiuti da ogni parte della Calabria e non solo.

Ad oggi noi dovremmo accontentarci solo delle rassicurazioni della MiGa, e con tutto il rispetto, non ci basta.

Vogliamo fissare un nuovo incontro tecnico per verificare il processo di rivisitazione del rilascio dell’AIA.

Rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare e a dare un supporto sia tecnico che legale, come già espresso più di un mese fa all’incontro a cui purtroppo era assente. La nostra intenzione è lavorare insieme per risolvere la delicata questione, di coniugare competenze e conoscenza del territorio, con quelle già presenti nell’apparato regionale, di modo da riuscire a centrare, senza possibilità di errore, un obiettivo fondamentale per la comunità silana.

Questo territorio umiliato dal business dei rifiuti e abbandonato dalla politica, ha bisogno di una svolta, è arrivato il momento, ora o mai più.

Presila, 13/11/2015
Comitato Ambientale Presilano