Ecco cosa è successo giovedì a Iacchite’

Di attacchi DDOS, Lamer prezzolati e libertà di informazione…
Premessa: per facilitare la lettura del testo non potendo evitare di usare termini tecnici metterò in calce all’articolo un piccolo dizionario per facilitare la comprensione dello stesso. In ogni modo ne limiterò l’uso il più possibile, odio la tecnocrazia e non voglio in nessun modo riproporne questo metodo di costruzione del linguaggio e quindi di potere.

Era chiaro come il sole, fin dal primo giorno in cui è andato online, che iacchitè.it non avrebbe avuto vita facile. A torto o a ragione attualmente questo sito è l’unico organo di informazione nel panorama regionale che senza mezzi termini ha iniziato fin da subito a fare i nome e cognomi dei potentati cittadini. Nomi pesanti fatti con molta disinvoltura e senza mezzi termini. Nomi che vengono fuori da tutti i luoghi di potere sia riconosciuti istituzionalmente sia informali, ma non per questo meno influenti e pericolosi.

Così come è chiaro come il sole quello che è successo giovedì: bisognava stoppare una fonte di informazione, tappargli la bocca se non per sempre almeno per un lungo periodo.
Il problema è che nell’era digitale non basta più bloccare le rotative o sequestrare le copie: con buona pace del Cinghiale, nell’epoca di internet non c’è De Rose che tenga e l’informazione si diffonde in modo virale e risulta meno agevole staccare la fonte.

Staccarla dal punto di vista legale è ancora più complesso: richiede delle rogatorie internazionali, tempi lunghi e una esposizione mediatica che rischia di dare ulteriore visibilità alla notizia producendo il risultato opposto rispetto a quello sperato. E già, perché nell’era digitale, “l’Effetto Streisand”(*1)  è sempre dietro l’angolo!

Non rimane che ricorrere a qualche tecnico prezzolato che con l’ausilio di qualche espediente informatico riesca a mettere offline il sito.
Quello che si è prodotto giovedì nei confronti di iacchite.it è stato un attacco informatico prodotto da lamer (*2) a buon mercato indegno di essere definito Hacker. Perchè Hacking è una cosa seria, anzi serissima, ha come fondamento la libertà totale di circolazione dell’informazione, la diffusione e la condivisione del sapere, e una naturale e spontanea idiosincrasia nei confronti dei poteri costituiti che per loro natura offuscano, manipolano e nascondono le informazioni. Non ha niente a che vedere con il servilismo nei confronti di un potente che cerca di tappare la bocca a qualche giornalista indipendente.
Da una serie di dati si può dire che il tipo di attacco prodotto è stato un attacco DDOS (*3). Il comportamento della pagina iacchite.it che caricava solo a metà, l’errore “502 bad gateway” che compariva quando si cercava di accedere alla pagina e l’aumento della banda di traffico registrato pochi istanti prima che il sito andasse offline, sono tutti elementi caratteristici di questo tipo di attacco. Un modo tecnicamente banale e molto maccheronico per mettere offline quei siti che per mancanza di mezzi non possono permettersi provider sicuri in remoto o server fisici in locale.

Una roba tecnicamente vigliacca se fatta a un sito di piccole dimensioni.
Nonostante tutto iacchite.it è riuscito a tornare on line in tempi ragionevoli, e ora stiamo provvedendo a prendere tutte le contromisure necessarie: un backup completo del sito e già pronto e migrare su altro indirizzo qualora iacchitè.it subisse un nuovo attacco e sono state rafforzate le misure di contrasto per questo tipo di attacco.
Di sicuro rimane una cosa: monitorando il numero di accessi registrati da quando il sito è nuovamente online, l’Effetto Streisand è già iniziato.

PICCOLO DIZIONARIO

1)    Per Effetto Streisand si intende l’amplificazione e la diffusione virale di una notizia, risultato prodotto dal tentativo di censura della notizia stessa. Il nome deriva dell’attrice e cantante Barbra Streisand che cercò di rimuovere da un blog la foto della sua villa a Malibu appellandosi alla privacy. Come effetto della denuncia ci fu aumento dell’attenzione sulla notizia che passò da poche centinaia di visualizzazioni a oltre 420.000 in meno di mese.  

2)    Il termine lamer è molto utilizzato nell’ambiente delle controculture digitali, significa letteralmente “zoppo” ma si potrebbe rendere in italiano anche come imbranato o rozzo. In questi ambienti dare del lamer ad una persona significa dargli nello stesso tempo dell’incompetente dal punto di vista tecnico e dell’infame dal punto di vista etico e sociale.  

3)    Senza entrare troppo nello specifico per evitare di annoiarvi diciamo che per attacco DDOS si intente la produzione fittizia di un numero elevato di tentativi di accessi ad un sito o ad un server. Tramite dei programmi specifici in un intervallo di tempo ristretto si producono migliaia di tentativi di accesso allo stesso indirizzo causando un sovraccarico dei dati da elaborare e mancata risposta del server/sito, che per questo motivo risulta offline.   

HSL [-_-] Per www.iacchite.it