Estorsioni: il racconto del pentito

Quello che vi proponiamo oggi è un documento eccezionale. Il racconto di un pentito su pizzini ed estorsioni.

L’interrogatorio avviene davanti ai pm antimafia e il resoconto comincia così.

… Come mi è stato ricordato il 18 dicembre scorso, in occasione del sopralluogo finalizzato al rinvenimento del cadavere di Luca Bruni, ho consegnato a voi carabinieri un “pizzino” manoscritto sula quale erano riportati i destinatari di estorsioni da me portate a termine in Paola e Cosenza, con le indicazioni delle rate da corrispondere alle scadenze determinate in occasione di ricorrenze: Natale, Pasqua e Ferragosto.

Il pizzino era indirizzato a C. B., fratello di G., attualmente in detenzione domiciliare. Lo stesso era stato da me redatto in ragione che la mia convivente durante un colloquio, all’orecchio mi ha comunicato una mmasciata, che tramite mio cugino, mi era stata mandata direttamente da C.B., per farmi sapere che da quel momento in poi avrebbe assunto lui la gestione delle estorsioni e che avrebbe provveduto a farmi avere entro natale i soldi a me spettanti, così come al resto del gruppo.

Sempre la mia convivente mi riferiva che mio cugino aveva precisato di dirmi che C. B. aveva chiesto il suo aiuto per la gestione degli affari, in particolare quello della droga. Il pizzino in questione doveva essere recapitato a C.B: tramite la mia convivente in occasione di una udienza in tribunale di Cosenza.

Non si è verificata tale opportunità, e quindi ho consegnato a voi il biglietto. Con riferimento al Lido balneare XXX, quando ero in libertà, non pagava il pizzo in quanto il prezzo dell’estorsione veniva pagato attraverso la messa a disposizione e l’elargizione di servizi, mentre una volta in carcere avrebbe dovuto pagare come tutti gli altri. Il titolare del lido si chiama M.

Quando mi riferisco alla gelateria di Cosenza, e alle altre a Roges e a Rende, e ai negozi XXX, XXX, XXX, inizialmente pagavano a Michele Bruni, ed in una occasione sono andato personalmente a ritirare i soldi. Mi consegnavano 2000 euro a Pasqua e in un primo tempo 4000 a Natale, pagamento che in seguito anticipai a Ferragosto. Sono andato insieme a P. a ritirare i soldi, se mal non ricordo nel 2011, comunque dopo la morte di Michele Bruni.

Per quanto riguarda il XXX, un noto ristorante di Cosenza, ci fu un problema. Dopo una serie di questioni relative alla contesa se dovesse pagare a noi o al gruppo di F.A., si decise che doveva pagare a noi.

GdD