Euro 2021. Berardi, Immobile e Insigne firmano un esordio trionfale

di Jacopo Manfredi

Fonte: Repubblica

ROMA – Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, c’è davvero da ben sperare. L’Italia parte nel migliore dei modi agli Europei: spazza via (3-0) lo spauracchio Turchia e ipoteca già un posto negli ottavi. E’ stata una nazionale brillante, in linea con quanto di buono visto negli ultimi 3 anni. Gli azzurri hanno dominato in lungo in largo un avversario che, conscio dell’inferiorità tecnica, si è quasi consegnato fin dalle prime battute rinunciando ad attaccare. E, dopo aver resistito un tempo, è crollato sotto i colpi di un’Italia che, col passare dei minuti, si è sciolta, scrollandosi di dosso anche la tensione per l’esordio. I numeri della banda Mancini s’ingrossano e fanno sempre più impressione: 28° risultato utile di fila, 875′ senza subire reti. Di questo passo si può davvero sognare in grande.

La notte di Berardi

L’uomo copertina è stato sicuramente Berardi. Non solo perché dal suo piede è partito il cross che ha costretto Demiral a deviare di petto nella propria porta il pallone che ha spaccato in due la partita. Con la sua capacità di svariare sul tutto il fronte d’attacco è stato una costante spina nel fianco degli avversari, non a caso sempre in ritardo nel chiuderlo. Ma ottime sono state anche le prove di Spinazzola, che ha alzato vorticosamente, col passare dei minuti, il numero dei giri sulla fascia sinistra, e del duo Immobile-Insigne che, ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, ha dimostrato d’intendersi a meraviglia. Infine merita una sottolineatura Giorgio Chiellini. La sua esultanza folle al 92′ per aver impedito a Yilmaz, con una grande scivolata, di realizzare il gol della bandiera è l’emblema di un’Italia che ha fame ed è intenzionata a riguadagnarsi la scena sul palcoscenico internazione dopo la figuraccia nelle qualificazioni ai Mondiali 2018.

Dominio azzurro già nel primo tempo

Viste le condizioni ancora non ottimali di Verratti, Mancini è andato sul sicuro, confermando la squadra scesa in campo nell’ultima amichevole con la Repubblica Ceca con Locatelli in mediana e Immobile al centro dell’attacco con Berardi e Insigne ai fianchi. Gunes ha risposto con l’atteso 4-5-1 con Yilmaz unica punta e il milanista Calhanoglu piazzato a fare l’esterno sinistro. La gara fin dalle prime battute ha avuto un copione chiaro: la Turchia ha lasciato il pallino agli azzurri, badando esclusivamente a difendersi tenendo strettissime le due linee. L’Italia ha faticato, logicamente, a sfondare sulle fasce per almeno mezz’ora ma ha comunque creato diversi grattacapi a Cakir. Il principale pericolo per il portiere turco è arrivato da un colpo di testa di Chiellini su angolo di Insigne. Ma l’Italia si è resa insidiosa anche con un destro a giro fuori misura, da buona posizione, di Insigne e con un colpo di testa di poco a lato di Immobile su cross di Berardi.

Berardi costringe Demiral all’autogol

Mancini ha deciso di mettere Di Lorenzo al posto di Florenzi per spinge con maggior decisione sulla fascia destra e Gunes ha risposto mettendo a Under per accentrare Calhanoglu. L’Italia ha faticato qualche minuto a trovare le contromisure al romanista ma alla prima buona occasione è passata: Barella ha lanciato in area sulla destra Berardi che, dopo aver messo a sedere con una finta Meras ha centrato forte in mezzo, costringendo Demiral a deviare di petto il pallone nella propria porta.

Immobile e Insigne completano la festa azzurra

Alla Turchia è caduto il mondo addosso e l’Italia se ne è accorta e si è esaltata. Ha impegnato altre due volte Cakir con Spinazzola e Locatelli e al 66′ ha messo al sicuro il risultato grazie a un’altra iniziativa di Berardi: l’attaccante del Sassuolo ha crossato per Spinazzola che in mezza girata ha chiamato ancora in causa Cakir; il portiere turco ha respinto corto sui piedi di Immobile che non si è fatto sfuggire l’occasione per realizzare il 14° gol in azzurro. Il laziale, osannato dai 16mila tornati a scaldare l’Olimpico, si è galvanizzato e al 79′ ha indovinato il passaggio filtrante per Insigne che ha chiuso il discorso con un perfetto destro a giro. Per l’Italia ora l’importante sarà mettere l’entusiasmo nel cassetto e andare avanti tenendo i piedi ben saldi in terra. Il cammino europeo, d’altronde è ancora lungo.

ITALIA-TURCHIA 3-0 (0-0)
Italia (4-3-3): Donnarumma, Florenzi (1′ st Di Lorenzo), Bonucci, Chiellini, Spinazzola, Barella, Jorginho, Locatelli (29′ st Cristante), Berardi (40′ st Bernardeschi), Immobile (36′ st Belotti), Insigne (36′ st Chiesa). (1 Sirigu, 26 Meret, 12 Pessina 13 Emerson, 15 Acerbi, 22 Raspadori, 23 Bastoni). All. Mancini.
Turchia (4-1-4-1): Cakir, Celik, Soyuncu, Demiral, Meras, Yokuslu (20′ st Can Kahveci), Ozan Tufan (19′ st Ayhan), Karaman (31′ st Dervi?o?lu), Calhanoglu, Yazici (1′ st Under), Yilmaz. (1 Günok, 12 BayÕndÕr, 8 Toköz, 14 AntalyalÕ, 15 Kabak, 16 Ünal, 19 Kökçü, 25 Müldür). All. Gunes.
Arbitro: Makkelie (Ola).
Reti: nel st 8′ autogol Demiral, 21′ Immobile, 34′ Insigne.
Angoli: 8-1 per l’Italia.
Recupero: 1′ e 3′.
Ammoniti: Soyuncu, Dervi?o?lu per gioco scorrretto.
Spettatori: 16.000.