Fase 2, Cafiero De Raho: ”E’ fondamentale tracciare l’accesso alle liquidità”

“Nella ricostruzione nelle aree terremotate, si dimostra come si possono conciliare rapidità degli appalti con l’efficienza dei controlli”. Con queste parole il Procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero De Raho, intervistato dal quotidiano La Stampa, indica un possibile modello da seguire nella procedura per il codice degli appalti. E aggiunge: “Prendiamo ad esempio la concessione dei prestiti alle aziende con garanzia dello Stato: in quel caso si è messo in moto un meccanismo che prevede velocità nell’istruttoria, ma anche verifica del soggetto che ne beneficia”. Per poi precisare: “E’ necessario contemperare gli interessi”.

E poi ancora prosegue: “Va benissimo la rapidità di accesso alla liquidità, ma accompagnato da verifiche parallele. In pratica, un sistema di controlli che consentono di verificare in tempi ragionevoli se vi sia contiguità alle mafie. Fondamentale è che l’accesso alle liquidità sia tracciato, con conto corrente dedicato, e bonifici per i pagamenti. Aggiungo che il tracciamento è previsto sia nel codice Antimafia che nel codice degli appalti. Un meccanismo del genere non determinerebbe alcun ritardo, ma soltanto la possibilità in qualunque momento di verificare che effettivamente si seguano le regole, ad esempio che non siano intervenuti subappalti senza autorizzazione”.

Quindi “l’importante è che ci sia trasparenza. Penso anch’io chela rapidità della ripresa non dovrà essere scoraggiata, ma si potrà e dovrà accompagnare da verifiche, ad esempio mediante una consultazione della banca dati della nostra Direzione nazionale Antimafia o della Guardia di Finanza. Verifiche che avrebbero un’efficacia anche dissuasiva, perché se un’impresa temesse di essere coinvolta in una verifica che portasse alla luce elementi di contiguità mafiosa, si guarderebbe dal partecipare”.