Ferrero, da galoppino per le star del cinema alla grande ribalta: storia de “er Viperetta”

Da galoppino per le star del cinema a patron della Sampdoria e persino ad ospite al Festival di Sanremo. Ne ha fatta di strada Massimo Ferrero, il “ragazzo” nato a Roma nel quartiere del Testaccio 69 anni fa. Una vita dietro le quinte la sua perché, dopo essere stato portaborse di attori e registi, Ferrero ha creato la sua di casa di produzione, accaparrandosi anche nel 2013 il pacchetto di 15 sale cinematografiche del circuito Cecchigori.

Il salto davanti alle telecamere Ferrero lo fa grazie ai riflettori dello stadio Marassi. Un’inaspettata popolarità che si avvera quando Ferrero compra nell’estate del 2015 la Sampdoria: negli stessi giorni si becca un anno e otto mesi, pena patteggiata, per bancarotta fraudolenta per il crac della compagnia aerea Livingston. Un amore per il calcio che nel 2011 lo aveva portato a tentare la scalata alla squadra del cuore, la Roma, finita in un flop.

È così che “er Viperetta”, soprannome affibbiatogli da Monica Vitti, diventa quel personaggio che tutti ormai conoscono grazie alle sue esilaranti galoppate dopo le vittorie dei blucerchiati a Genova, i suoi tweet sgrammaticati e, soprattutto, la felice imitazione di Maurizio Crozza, tra l’altro ex giocatore nella Primavera dei doriani.

Alle spalle Ferrero ha un matrimonio con la ricca ereditiera casearia, Laura Sini, il cui padre è stato tra gli sponsor delle spericolate imprese cinematografiche del Viperetta. Peccato poi che l’unione sia finita in mille pezzi con seguito di denunce per il quale Ferrero è indagato per truffa e minacce nei confronti dell’ex consorte. Solo un “antipasto” dei tanti problemi giudiziari che si trascina ancora appresso e che proprio oggi l’hanno portato all’arresto per i suoi fallimenti (anche) in terra di Calabria.