Francesca Chaouqui-show a Ballarò: il fascino dei servizi segreti

Francesca Chaouqui, la lobbista e pr di San Sosti, impelagata fino al collo nello scandalo al Vaticano sulle fughe di notizie che hanno reso possibile l’uscita di due libri, è stata intervistata ieri sera da Massimo Giannini a ‘Ballarò’.

Francesca Chaouqui, in queste ultime ore, è diventata una sorta di regina dei media e lei ovviamente non disdegna, com’è facile vedere dalle fotografie.

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Non ha “spaccato” come si dice in gergo ed è stata costretta molte volte a difendersi “in calcio d’angolo” dalle domande incalzanti del conduttore. Ma sicuramente ha ottenuto quello che voleva: visibilità (che se ne parli purché se ne parli). Massimo Giannini, ad un certo punto, prendendo spunto anche dal memoriale di monsignor Balda pubblicato in questi giorni, le ha rivolto la fatidica domanda: “Ma lei è dei servizi segreti? Ed è vicina, come scrive monsignor Balda, a Luigi Bisignani (storico braccio destro di Andreotti ed esperto massimo di servizi segreti, ndr)?”.

La Chaouqui ha negato ma con un sorrisetto nervoso disegnato sul suo bel visino ha lasciato intendere ben altro, quasi a vantarsi delle sue amicizie “pericolose”. Del resto, il fascino delle “spie”, da Mata Hari fino alle odierne eroine, è fuori discussione.

Per il resto, ordinaria amministrazione.

“Preferirei morire piuttosto che tradire il Papa – ha detto ancora -. Non sono io il Corvo”. La Chaouqui ha negato di aver visto Berlusconi a Palazzo Grazioli: “Mai andata a Palazzo Grazioli”.

“Non sono una vittima – ha concluso – e ho commesso errori: il più importante è stato quello di accettare l’incarico alla Commissione (Cosea, ndr) del Vaticano perché non mi rendevo conto della situazione che avrei trovato”.