Franco Sammarco e la fuga di notizie sui verbali dei Foggetti

Franco Sammarco versione "007"

E’ giusto che l’avvocato Franco Sammarco ci abbia querelato. E’ un suo diritto. Se si è sentito diffamato dai nostri scritti ha fatto più che bene. E noi siamo pronti ad affrontare il dibattimento davanti a un giudice, per provare ad affermare che quello che abbiamo scritto non è per niente una diffamazione.

Il nostro “racconto” su di lui prende spunto da “pezzi” di una inchiesta antimafia che coinvolge politici, avvocati, giudici, poliziotti, imprenditori, professionisti e malandrini a Cosenza. Tutti voi state leggendo le cantate di Foggetti, e non sono le sole (ai lettori: ci sono altri pentiti di cui ancora non sono stati fatti i nomi).

Vere e proprie notitiae criminis, che non si possono mica lasciar correre. Dove il Foggetti, ripeto e non solo, racconta uno spaccato di commistioni, tra mafia e politica, che era ed è sotto gli occhi di tutti. Patrimonio di conoscenza dell’intera città. Luoghi comuni compresi. Che altro non sono che la “conferma popolare” di verità storicizzate nella nostra città.

Ai cosentini non serve il pentito per sapere certe cose. Solo che ora, i cittadini, a leggere nero su bianco quello che hanno sempre saputo, sperano ancora una volta che qualcuno dello stato si adoperi per mettere fine a tutto questo. E hanno avuto la conferma, da quello che scriviamo, che finalmente c’è l’impegno di un pezzo di magistratura che si sta occupando di corruzione, commistioni, e intrallazzi vari, anche a Cosenza. Ritenuta, non si è mai capito perché (domanda retorica), un’isola felice.

Adolfo Foggetti
Adolfo Foggetti

L’avvocato Sammarco, da quello che apprendiamo dalla nostra fonte, e dalle carte, sarebbe stato il primo in assoluto a tirare fuori i verbali secretati dei Foggetti.

Questo oramai, mi dispiace avvocato, ma è conclamato. Perché lei, nel fare questa operazione di diffusione dei verbali, ha commesso un piccolo ma grave errore. Che non le dico (per non farla correre ai ripari), perchè lo apprenderà dall’antimafia, la quale è a conoscenza di questa circostanza. Che li ha condotti diritti a lei come responsabile della grave fuga di notizie.

Ma perché l’avvocato Sammarco si è speso in questa operazione di divulgazione dei verbali dei pentiti Foggetti?

La tesi più accreditata, e supportata da materiale probatorio (scusatemi la parola), è quella che l’avvocato abbia accettato “l’incarico” di screditare i pentiti per suo e altrui tornaconto. Facendo circolare “spezzoni” mirati misti a, come si suol dire, “polpette avvelenate” per confondere le acque. Gettare scompiglio e mescolare le carte. Ma, purtroppo per lui, io ho acquistato dal mio fruttivendolo di fiducia le copie integrali dei verbali, che confrontate con quelle che lui ha fatto circolare, palesano evidenti sottrazioni ed aggiunte su alcuni fogli. Mentre si è guardato bene dal farne circolare altri. Carte e verbali che, ovviamente, quando ci incontreremo nell’aula di tribunale, davanti a un giudice terzo ed imparziale, produrremo come “documentazione”.

Ma quali sono i suoi e gli altrui tornaconti?

Il tornaconto dell’avvocato Sammarco è logica conseguenza a quanto sopra detto. Non può fare altrimenti, perché in questa storia c’è dentro fino al collo, evidentemente. Le carte, e i pentiti, dicono che lui si è posto più volte come mediatore tra la politica ed esponenti di clan locali.

Altrimenti, perché adoperarsi per far girare questi verbali, nonostante il grosso rischio? Forse non sapeva, nonostante la sua professione, che questo è un reato penale? Se corre un rischio così grande vuol dire che ha per forza le sue convenienze. Nessuno si presta a commettere un reato grave che potrebbe inficiare il lavoro di una vita, solo per fare un piacere ad un amico.

Tutto questo, pentiti o non pentiti, carte o non carte, si può tranquillamente affermare perché, come ho già scritto sopra, che sia stato lui a far girare per primo i verbali , è garantito al limone. E presto se ne accorgerà.

Quali sono i tornaconti “altrui” lo scriveremo domani.

Raccontandovi il resoconto di una telefonata registrata, che io ho ascoltato con le mie orecchie, e che è in possesso degli investigatori.

GdD