Gasperini-Juric, che emozione allo “Scida”

Genova – «Il Genoa avrá altri dieci anni di Serie A ad alti livelli». Sembra un addio quello di Gian Piero Gasperini al Grifone. Il tecnico di Grugliasco ha ancora due anni di contratto con la società rossoblu ma il suo futuro è sempre più distante da Genova. «Se la società farà scelte diverse vuol dire che mi adeguerò».

In tanti ieri sera hanno visto un vero e proprio passaggio di testimone tra Gasperini e Ivan Juric, saliti sullo stesso palco per festeggiare la storica promozione del Crotone in serie A. «Sono felicissimo di essere tornato a Crotone e di aver visto tanta gente felice. Il Crotone in A farà conoscere la sua preparazione come società e la competenza dei suoi dirigenti che in questi anni hanno fatto cose straordinarie».

La mattinata crotonese di Gasperini è iniziata in giro per le strade della città, dove la festa non accenna a rallentare. Per l’allenatore che portò il Crotone in Serie B nella stagione 2003-2004, è stato un vero e proprio bagno di folla. Abbracci, saluti e tanti selfie per uno dei tecnici che di più è rimasto nei cuori dei tifosi calabresi. E tornare in Calabria per lui è stato come fare un tuffo nel passato, ritrovarsi tra amici, perché non ha incontrato solo tifosi e dirigenti del Crotone, ma ha riabbracciato una grossa colonia di genoani. Dal suo allievo e “fratello minore” Ivan Juric , con cui c’è stato un lungo abbraccio prima della festa, a Raffaele Palladino, Matteo Paro (che, dice, conosco da quando era un ragazzino), Francesco Modesto, Adrian Stoian. Tutti suoi ex calciatori. «Ho fatto un lungo giro in città – dice – ho salutato tanti amici, sono andato nel luogo in cui ho abitato negli anni in cui ho vissuto a Crotone. È stato bellissimo».

Sul suo futuro, che è legato proprio a quello di Juric in un avvicendamento tra “fratello maggiore” e “fratello minore” sulla panchina del Genoa, glissa con eleganza. «Stasera è una festa, la festa del Crotone. Del resto parleremo in un’altra occasione». Ma parlando di Juric, che non ha mai negato di dovere praticamente tutto a Gasperini, il tecnico del Genoa non lesina complimenti. «È sempre stato molto capace; anche quando era in campo si vedeva che sarebbe diventato un ottimo allenatore. Magari è vero che da me ha preso l’impostazione, ma ci ha sicuramente messo del suo, lo ha sempre fatto. È davvero molto bravo, e sono molto felice per lui».

Neppure il direttore sportivo del Crotone Peppe Ursino aiuta a sciogliere il nodo sul futuro della panchina genoana: «Juric ha il 50 per cento di possibilità di restare a Crotone», e di riflesso l’altro 50 di andare a guidare il Genoa. Per ora l’unica certezza è che domani ci sarà l’incontro tra il tecnico croato e la società del fratelli Vrenna, che potrebbe essere decisivo per le panchine di Crotone e Genoa. Gasperini e Preziosi si vedranno forse in settimana. Da martedì a giovedì il tecnico sarà ad Amalfi, di nuovo insieme a Juric, per ritirare un premio. Il suo nome è accostato alle panchine di Atalanta, Milan e Lazio. Pochi giorni e si saprà.

Bruno Palermo

Il Secolo XIX