Giustizia nel caos. De Magistris: “Anche il Csm conferma le fughe di notizie su Chiaravalloti”

di Luigi De Magistris 

Il Consiglio Superiore della Magistratura ha depositato le motivazioni della decisione con cui ha accolto la mia istanza di revisione con riguardo alla condanna disciplinare emessa nel 2008. Viene accolto il ricorso, con riguardo ai fatti per cui il CSM ha ritenuto essere emersi fatti nuovi. Il CSM, nel revocare la condanna disciplinare, evidenzia gravi commistioni tra magistrati, difensori ed indagati. Nel riprendere gli esiti dei procedimenti penali presso l’autorità giudiziaria di Salerno si fa riferimento, tra gli altri, al Procuratore della Repubblica di Catanzaro Lombardi, al Procuratore Aggiunto di Catanzaro Murone, al parlamentare ed avvocato Giancarlo Pittelli e al presidente della regione Chiaravalloti. Il CSM riprende la grave vicenda della fuga di notizie prima della perquisizione a Chiaravalloti nel 2005 ed evidenzia l’isolamento in cui mi sono trovato ed anche che sono stato lasciato solo. Conclude affermando che con la mia condotta non sono stati lesi l’immagine della magistratura e il prestigio dell’ordine giudiziario.
Il tempo è galantuomo, la vittoria morale già acquisita diviene ora anche riconoscimento giuridico a distanza di oltre dieci anni.
Ma non è finita.

Ora è necessaria la revisione della parte di sentenza di condanna relativa alle vicende di Pittelli, dove i fatti nuovi sono oltremodo evidenti: in particolare le ordinanze di custodia cautelare emesse per mafia nei confronti dell’avvocato Pittelli.
Senza giustizia non ci può essere verità, senza verità non c’è giustizia.
Mi avete ucciso professionalmente, ma non ho mai mollato e non mi avrete mai. Sarò sempre in lotta per la giustizia, contro le mafie, le corruzioni e le massonerie deviate che fanno da collante.