Governo, fiducia al Senato con 156 voti. Il sì di Nencini che si ribella (e stacca la spina) a Renzi

Il governo supera pure la prova del Senato ma senza fiducia assoluta, come era avvenuto invece alla Camera. A Palazzo Madama, infatti, l’esecutivo di Giuseppe Conte incassa 156 voti, a cinque lunghezza di distanza dalla fatidica quota 161, ma comunque bastevoli per non essere sfiduciati. I voti contrari, infatti, sono stati 140, con 16 astenuti – tutti di Italia viva – e nove assenti, di cui uno giustificato e che avrebbe votato Sì visto che si tratta del M5s Francesco Castiello. Votano a favore dell’esecutivo. delle componenti di maggioranza – Pd, M5s, Leu, il gruppo Autonomie e il Maie – quello di tre senatori a vita (Mario Monti, Elena Cattaneo e Liliana Segre) e due sorprese provenienti da Forza Italia: Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin, subito espulsi da Antonio Tajani. Dopo Renata Polverini alla Camera, dunque, dal partito di Silvio Berlusconi arrivano altri due responsabili a puntellare la maggioranza. Ma vota Sì pure Riccardo Nencini, il socialista d’Italia viva che ha concesso a Matteo Renzi di formare il suo gruppo al Senato “prestandogli” il simbolo. E che adesso potrebbe spedire l’Innomimabile di Rignano direttamente nel Gruppo Misto cancellando per sempre il nome di Italia viva e staccando la spina al suo ormai ex capo. Tra le soprese che votano No all’esecutivo, invece, tre ex grillini: Mario Michele GiarrussoTiziana Drago e Marinella Pacifico.

Il caso Ciampolillo – Quello di Nencini è l’ultimo voto arrivato a favore del governo. Il penultimo è stato quello di un altro ex grillino, Lelio Ciampolillo, protagonista di un vero e proprio caso che ha allungato ulteriormente una giornata già lunga. Il motivo? Risultato assente alla prima e seconda chiama, l’ex M5s ha chiesto di esprimersi quando le votazioni si erano appena chiuse. Essendo un voto importante la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha quindi deciso di rimandare la decisione ai questori. Che hanno deciso di fare votare sia Ciampolillo sia Nencini.
La fiducia dunque è arrivata e a tarda sera Conte ha twittato: “Ora l’obiettivo è rendere ancora più solida questa maggioranza. L’Italia non ha un minuto da perdere. Subito al lavoro per superare l’emergenza sanitaria e la crisi economica. Priorità a piano vaccini, Recovery Plan e dl ristori”.