Guerra dell’acqua, avviso di garanzia al sindaco di Cotronei per sabotaggio ripartitore

CROTONE – La Procura della Repubblica di Crotone ha emesso un avviso di garanzia nei confronti del sindaco di Cotronei, Nicola Belcastro, in relazione alla manomissione del ripartitore ubicato in località Trepidò, a causa del quale c’è stato un minore afflusso idrico in altri comuni limitrofi. I reati ipotizzati a carico di Belcastro, sulla base delle indagini svolte dai carabinieri del Comando provinciale di Crotone, sono interruzione di pubblico servizio, attentato a impianti di pubblica utilità e danneggiamento aggravato. Secondo quanto è emerso dall’attività investigativa, la manomissione del ripartitore idrico è stata commessa giovedì scorso, riferiscono i carabinieri, da Belcastro che, introdottosi nel manufatto che ospita il ripartitore idrico, forzando il lucchetto posto a chiusura del portone in metallo, agiva sulle valvole di erogazione dell’acqua potabile, variando illegittimamente il flusso idrico. Il ripartitore idrico è stato posto sotto sequestro. Le indagini proseguono anche al fine di individuare eventuali ulteriori responsabilità.

COTRONEI – “Mi ritrovo indagato per aver ottemperato all’ordinanza che avevo emesso per ristabilire la corretta fornitura idrica al mio comune e tutelare la salute dei miei cittadini”. Così il sindaco di Cotronei, Nicola Belcastro commenta l’avviso di garanzia emesso nei sui confronti della Procura della repubblica di Crotone per interruzione di pubblico servizio, attentato a impianti di pubblica utilità e danneggiamento aggravato in seguito all’apertura forzata del ripartitore della Sorical di Trepidò avvenuto il 5 agosto scorso.

Ricostruendo i fatti, in seguito ad una continua carenza idrica il sindaco, il 2 agosto aveva emesso un’ordinanza contingibile ed urgente nei confronti di Sorical per ripristinare con effetto immediato la normale portata della fornitura idropotabile al Comune di Cotronei dal ripartitore di Trepidò. “Una ordinanza – spiega Belcastro – notificata via pec a tutti gli organi istituzionali, giudiziari e militari territorialmente competenti. Anche alla Procura della Repubblica”.

Il 5 agosto Belcastro è intervenuto direttamente presso il ripartitore per aumentare la portatya di acqua verso Cotronei: “Abbiamo atteso che qualcuno intervenisse, ma nessuno ha fatto rispettare l’ordinanza così, come previsto alla scadenza del 5 agosto siamo intervenuti per ripristinare la portata di acqua considerata l’essenzialità del servizio, i paventati inconvenienti igienico sanitari che potevano mettere a rischio l’igiene pubblica ed i gravi problemi che sarebbero insorti per le numerose cliniche che si trovano nel nostro territorio. D’altronde è obbligo del sindaco garantire la salute dei cittadini”.

Riguardo alle polemiche con il sindaco di San Giovanni in Fiore, Belcastro sottolinea: “Non abbiamo chiuso l’acqua ad alcuno ma ripristinato le portate secondo quello che stabiliscono gli accordi siglati con Sorical: il 50% dell’acqua va al comune di Cotronei, l’altro 50% a San Giovanni in Fiore. Invece al momento dell’intervento a noi arrivavano 32 litri al secondo, ovvero il 35% della portate ed a San Giovanni in Fiore 47 litri al secondo ovvero il 65%”.

Intanto, la fornitura di acqua a Cotronei, in seguito al sequestro del ripartitore ed all’intervento di Sorical, è stata nuovamente riportata a quella precedente all’intervento del sindaco Belcastro. Il primo cittadino, dicendosi fiducioso nell’operato della magistratura, sottolinea: “Adesso se esplode un problema sanitario nel mio comune per la mancanza di acqua chi ne deve rispondere visto che mi trovo indagato per aver tutelato la salute dei miei cittadini? Lunedì mattina chiederò risposte a questo quesito alle autorità”.