Il Cosenza affonda a La Spezia, esplode la rabbia della tifoseria

Il Cosenza Calcio, perdendo in malo modo a La Spezia (1-5) ha gravemente compromesso le sue speranze di salvare sul campo la Serie B. Vero è che adesso si riaprirà il dibattito sulla riforma dei campionati e probabilmente si aprirà uno scenario generale di blocco delle retrocessioni e di varo di una Serie B a 40 squadre e due gironi ma è chiaro che, al momento, prevale la rabbia della tifoseria, che non meritava un campionato così squallido. Di seguito, alcuni sfoghi apparsi sulla pagina FB 101esimo minuto di Radio Cosenza Nord.

Quando ti presenti alla prima di serie B e la perdi perché il terreno di gioco è impraticabile e ci ridicolizzi in tutta Italia… Quando dovresti restituire i soldi pagati dagli abbonati per assistere a 21 partite anziché 17 e invece li liquidi offrendo quattro cazzate… quando fai andare in ritiro precampionato la squadra con 9 giocatori… quando termina il mercato e non ti ritrovi nemmeno un attaccante in rosa… quando inizi il campionato e non hai presentato la squadra alla tifoseria… quando passi da 13.000 a 3.500 spettatori e dichiari che la colpa è del tempo… quando te ne esci pubblicamente e dichiari che per te il Cosenza è un hobby… Quando nomini un direttore generale (anche lui mai presentato alla tifoseria) e dopo un mese ne interrompi il rapporto… quando dai il daspo a un pensionato (nonchè fedelissimo abbonato) per averti mandato giustamente a quel paese perché assisteva all’ennesima brutta partita del Cosenza… quando hai dimostrato di non avere assolutamente ambizioni e perciò ci hai fatto retrocedere in serie C… sig. Guarascio ricogliati chiri quattru seggiolini e vavatinni i Cusenza…!!!

E’ fatta. Ormai siamo in C.
Questo risultato, ahimè, ha un solo colpevole: il Presidente.
Un presidente che durante questa maledetta annata ha commesso errori su errori imperdonabili: il ritiro con 8 giocatori effettivi, una squadra costruita in enorme ritardo con giocatori o bravi ma acciaccati (tipo Lazaar e Schiavi) od ormai finiti (tipo Greco); le uscite mediatiche infelici (il suo hobby); le vicende oscure (il DS licenziato dopo un mese); il mercato di gennaio, quando sarebbe bastato investire un po’ per procurarsi un centrale difensivo degno di questo nome salvando una reparto quasi sempre imbarazzante.
Troppi errori, troppe omissioni, troppa presunzione per poter tentare una difesa (d’ufficio) del Presidente.
Un Presidente che ci riporta maldestramente in serie C, vero, ma che comunque resta il Presidente della nostra rinascita: dalla serie D, passando per la C2, la C1 e infine la B dopo una cavalcata da sogno. Dieci anni in cui siamo passati dall’essere considerati “quelli di Pagliuso” a una nuova identità di Società sana, seria, pulita, puntuale nei pagamenti, irreprensibile nel rispetto di vincoli finanziari oggi così vitali. Dieci anni in cui abbiamo oltretutto vinto il primo vero trofeo della nostra storia e della Storia di tutte le squadre calabresi: la coppa Italia di serie C.
Dieci anni in cui abbiamo iniziato giocando contro la Gelbison, e arrivando a deliziarci gli occhi con gli eurogol di Tutino sfiorando i playoff per la serie A nella penultima stagione.

Insomma è facile dire “Guarascio vattene” ma la realtà, ahimè, è molto più complessa di un semplice slogan.
“Guarascio vattene”, ok. Per far posto a chi?
Anche a nessuno? “Guarascio vattene” anche di fronte allo scenario di un fallimento? Qualcuno ha detto che “la dignità non ha prezzo”, come se sbagliare un’annata dopo 9 anni di successi sia una cosa indegna.
“Guarascio vattene”, ok. Per far posto a chi? C’è un imprenditore, o una cordata, davvero intenzionata a rilevare la società per il perseguimento di obiettivi ambiziosi?
Io credo di no, sperando di essere smentito non domani ma fra 10 minuti. Al momento non c’è nessuno, questa è l’amara verità. Del Cosenza Calcio non fotte nulla (quasi) a nessuno.

Deluso, amareggiato, irritato per come è andata a finire, anche se era già tutto prevedibile da agosto… Ma non riesco a capire una cosa!! Dopo le vittorie con l’Entella e Cremonese, dove ci siamo illusi un po’ tutti è inutile nasconderlo, cosa è successo? Beh, cari pseudo calciatori svuotate il sacco perché c’è qualcosa che non quadra in tutto ciò…. Leoni in 180 min e Coglioni in tutte le altre gare? È giusto che i tifosi sappiamo la verità…. Comunque al di là di tutto ciò spero che il signor Guarascio lasci, perché se in tanti anni alla guida del Cosenza non ha capito che la città è affamata di calcio ha davvero un serio problema… quello di non capire una beata mazza. Sempre forza Lupi!

Senza programmazione non si va da nessuna parte. Abbiamo avuto culo ad andare in B e questo lo sappiamo, ma ogni anno ci affidiamo alla fortuna con prestiti che vanno via l’anno successivo. Il settore giovanile é abbandonato a se stesso, e noi avremmo bisogno invece che fosse potenziato visti i pochi soldi che abbiamo da spendere. Atalanta ed Udinese ci insegnano che con pochi soldi si può fare una squadra di serie A figurarsi una di B, andando a pescare giovani talentuosi a poche decine di €…. Se chi ha la responsabilità di una squadra non capisce questo è fuori dal mondo e con poca lungimiranza. Chi ha sbagliato dovrebbe pagare ma purtroppo a Cosenza rimarrà tutto uguale anche per il prossimo anno, con il pericolo che faremo un’altra squadraccia di prestiti che arrivano qui e non ci mettono neanche un minimo di impegno, visto che l’anno dopo tanto devono tornare alla base. Ci sono pochissimi giocatori che si contraddistinguono per l’impegno, e ormai sono 9 anni che osserviamo questa situazione. Sono incazzato nero anche perché non avrei voluto, ma il tempo purtroppo mi ha dato ragione. Ora spero che almeno non ci porti al fallimento, visto che le entrate della B sono enormemente maggiori di quelle della serie C …

Mentre alcuni disegnano confini io esploro nuovi orizzonti… Sbollita la rabbia e la delusione di una vergognosa retrocessione (generata da una politica scellerata a luglio del 2019 con un nugolo di ragazzini in ritiro e continuata e perpetrata a gennaio, senza provvedere a due forti centrali difensivi, perni della struttura ossea del branco) si cominciasse a pianificare il prossimo campionato di C che sarà terribile per l’inevitabile contraccolpo psicologico.
#URGE contrattualizzare le colonne portanti della futura struttura (poche a dire la verità, ma gente attaccata alla maglia e di discrete qualità tecniche come #Perina, #Legittimo, #Bruccini, #Riviere e #Baez sono garanzia di affidabilità) con l’individuazione di un allenatore che sappia oleare e guidare la squadra ai vertici. Uno che faccia giocare bene e che imprima quella mentalità vincente necessaria alla conquista del #Trono. Che non si ripetano più gli errori passati. La società, dal canto suo, deve onorare la dignità e la rispettabilità di un’intera sterminata provincia nelle sedi che contano, per coagulare nuovamente la tifoseria verso una propria appartenenza e nuove battaglie da affrontare e #VINCERE!!!
#Guarascio non sarà passionale ma da esperto imprenditore qual è conosce i metodi e le tecniche necessari per raggiungere nuovamente la #GLORIA.
Solo #UNITI si #VINCE: questo deve essere l’unico leit motiv futuro.