Il Cosenza di Occhiuzzi come un uragano e la città si coccola il mister fatto in casa

L’uragano Cosenza si abbatte sull’Empoli: al Castellani finisce 5-1. Quarto importantissimo successo consecutivo per i Lupi, che poche settimane fa sembravano amaramente destinati alla Serie C. Con questo roboante risultato, la formazione di Occhiuzzi scavalca la Juve Stabia e agguanta un posto playout da difendere proprio contro i campani nell’ultima giornata di campionato. E se Perugia e Pescara dovessero perdere a Venezia e Verona (ma andrebbe bene anche il pari del Perugia, con il quale i Lupi sono in vantaggio negli scontri diretti) ci potrebbe scappare addirittura la salvezza diretta.

A Cosenza, il fatidico giorno dopo, i tifosi si danno i “pizzicotti” l’uno con l’altro per verificare se è tutto vero o stanno sognando… Scherzi a parte, il Cosenza con mister Occhiuzzi ha decisamente cambiato marcia. Le fasce laterali – o le “catene” come dicono quelli bravi – con Casasola, Bittante, Baez e Carretta sono state un vero incubo per i toscani che dagli esterni sono stati “sverniciati” in tutti i modi. Soprattutto da destra, dove Casasola ha piazzato tre assist su cinque. Un trionfo! Proprio dalle fasce nascono tutti i e tre i gol del primo tempo: apre Bittante dopo un liscio di Romagnoli su cross di Carretta, prosegue Riviere su assist di Casasola, e chiude Carretta approfittando di un impreciso Brignoli ancora su assist di Casasola. La partita in pratica finisce qui perché nella ripresa arrivano addirittura quarto e quinto gol…

FOTO ANDREA ROSITO

In città i discorsi si intrecciano. Non è un mistero che la tifoseria abbia assunto posizioni molto critiche nei confronti del patron Guarascio ma in questo momento la priorità è salvare la categoria, un patrimonio troppo importante per tutti. E Roberto Occhiuzzi in queste ore è il vero e proprio “eroe” del momento, lui che è un “antidivo” per eccellenza e che riesce a mantenere un aplomb e un equilibrio incredibili, viste le emozioni che sicuramente starà vivendo. La città se lo coccola il mister “fatto in casa” e lo eleva ad esempio e modello da seguire e incrocia le dita per l’ultimo gradino come il mister ha definito l’ultima sfida di venerdì al Marulla contro la Juve Stabia. Cosenza è di nuovo nel pallone e se succede quello che deve succedere, non c’è dubbio che si scatenerà la festa. Covid o non Covid… Come del resto è già accaduto a Napoli per la Coppa Italia, a Reggio per la promozione in Serie B e a Crotone per la promozione in Serie A.