Il fossato del “Marulla”: qualcuno le “barriere” ce l’ha nella testa

Fervono i lavori al “Gigi Marulla” perché pare che ci sia qualcosa che non va e, di conseguenza, bisogna alzare un po’ di gabbie o di barriere, fate voi, per coprire quel maledetto fossato che rischia di essere pericoloso per gli atleti e per il pubblico.

Purtroppo non è una barzelletta ma è la realtà.

Le norme di vigilanza stabiliscono che il fossato non basti a garantire l’incolumità degli atleti e la barriera interna agli spalti dovrà essere innalzata di 20 cm (vista la sua attuale altezza di 90 cm). Pare che questo tuttavia non basti al questore che, per incolumità pubblica, vorrebbe una barriera fino a 220 cm. E quindi si lavora…

C’è chi giustamente fa notare che i soldi necessari per alzare questa vergognosa rete potrebbero servire a molte altre cose, certamente più urgenti. E c’è chi commenta amaramente che “a Cosenza non c’è niente da fare: siamo governati da gente che le “barriere” ce l’hanno nella testa…”. 

gabbia1 Inoltre, non si può fare a meno di osservare che gli stessi pericoli per il pubblico presente sugli spalti del “Marulla”, c’erano anche quando, nei giorni scorsi, in 17mila hanno assistito a Crotone-Atletico Madrid. Eppure, nonostante il grande afflusso di pubblico, certamente superiore a quello per le partite del Cosenza, non sono stati previsti lavori.

Non resta che attendere un incontro chiarificatore tra il sindaco, il patron del Cosenza Calcio e i responsabili della sicurezza.

Ma la sensazione è che, ultimamente, nei rapporti tra Occhiuto e Guarascio si sia alzata un’altra grande “barriera”: quella dell’appalto per la gestione dei rifiuti.