Il mondo del calcio in lutto: addio a Franco Rizzo, primo calabrese in Nazionale e a conquistare lo scudetto

Lutto nel mondo del calcio e di quello calabrese in particolare per la morte di Franco Rizzo, 79 anni, primo calciatore della nostra regione ad avere indossato la maglia azzurra della Nazionale segnando anche due reti nelle due gare disputate nel 1966, prima dei Mondiali in Inghilterra.

Rizzo era nato a Rovito, alle porte di Cosenza, il 30 maggio 1943 e si era rivelato con la Morrone, seconda squadra cittadina nel campionato 1959-60, quando, ad appena 16 anni, aveva guidato i granata alla prima storica promozione in Serie D. Nella stagione successiva era passato al Cosenza e il tecnico ungherese Zsengeller lo aveva lanciato subito in prima squadra nel campionato 1960-61, che riportò il Cosenza in Serie B per la seconda volta.

Franco Rizzo con la maglia del Cosenza

Rizzo era stato uno degli artefici di quella promozione ed era stato ceduto al Milan, che però lo aveva girato a sua volta all’Alessandria, dove esordì in Serie B. Nel campionato 1963-64 passa al Cagliari e conquista la prima storica promozione in Serie A. Rimane in Sardegna per qualche anno (dal 1963 al 1968), esordisce in Serie A ed entra anche nel giro della Nazionale. Gioca due partite e segna due reti (una doppietta contro la Bulgaria) nelle gare di preparazione allo sciagurato Mondiale inglese del ’66. Rizzo parte con gli azzurri ma non sarà mai impiegato dal ct Edmondo Fabbri nella spedizione che passò negativamente alla storia per l’eliminazione subita per mano della modestissima Corea.

Rizzo approda alla Fiorentina nel 1968-69 ed è anche il primo calciatore calabrese a conquistare lo scudetto, il secondo nella storia della Viola. In quel campionato il contributo di Rizzo è particolarmente prezioso per la sua capacità di adattarsi a più ruoli: ala destra ma anche interno e mezzala di regia con un indiscusso “pezzo forte”: il suo destro al fulmicotone. Rizzo calciava straordinariamente, era specialista di punizioni e calci di rigore e aveva indiscusse qualità anche nel dribbling e in velocità. Un Campione completo. Rizzo resta a Firenze due stagioni collezionando 72 presenze e 12 reti. 

Passa al Bologna, dove gioca due stagioni ancora in Serie A e poi scende di categoria in Serie B per due campionati senza gloria a Catanzaro. Conclude la carriera ancora in Serie A al Genoa e torna a Cosenza chiamato dal presidente Morelli nel ruolo di direttore sportivo all’inizio degli anni Ottanta. Vince il Torneo Anglo-Italiano nel 1983 e in campionato, con il 6° posto, si qualifica per la fase eliminatoria con le squadre di Serie A. In quell’estate molti ricordano ancora le partite del Cosenza al San Vito contro l’Udinese di Zico e il Napoli di Dirceu davanti a 20mila spettatori. Resta anche nella stagione successiva (1983-84) ma poi il suo rapporto con la società si interrompe e si trasferirà definitivamente a Firenze, dove ha collaborato a lungo con la società viola per il settore giovanile.