Italia-Svizzera, le pagelle dei quotidiani: Berardi migliore in campo. Ora titolare a Belfast

Domenico Berardi travolgente in ItaliaSvizzera. Entrato in campo al 60′, l’attaccante calabrese ha cambiato l’inerzia della gara, procurando diversi grattacapi alla difesa svizzera e cambiando passo all’attacco azzurro. Ha messo in crisi subito Rodriguez, costringendo il ct svizzero al cambio, ha superato più volte l’uomo, ha messo ottimi palloni al centro, ha provato anche il tiro (murato all’ultimo istante) e poi si era procurato il rigore che avrebbe potuto mandarci al Mondiale senza patemi. Il rigore assegnato all’Italia nasce da una spinta (non travolgente ma c’è) di Garcia sulla schiena di Berardi all’86’: l’arbitro Taylor fa la propria valutazione dal campo non giudicandolo punibile ma il Var lo chiama a rivedere e cambia idea. E quel maledetto rigore, poi sbagliato da Jorgihno, avrebbe potuto calciarlo lui ma qui entriamo nel senno di poi…

Mimmo Berardi, dunque, migliore in campo per tutti e anche per i giornalisti “specializzati”, voto 7, per il Corriere dello Sport e per Tuttosport (voto 6,5). ‘Solo’ 6,5 invece per La Gazzetta dello Sport (migliore a Bonucci, 7). E’ fin troppo chiaro che Berardi avrebbe dovuto giocare fin dal primo minuto e che è rimasto troppo in panchina: la speranza è che adesso Mancini lo faccia giocare titolare a Belfast e lo elegga (finalmente!) anche rigorista della Nazionale.

Di seguito, i voti e i giudizi dei quotidiani sportivi.

BERARDI 6,5 (LA GAZZETTA DELLO SPORT) – Come a Basilea, si procura il rigore e Jorginho lo sbaglia. Peccato, dentro (tardi) per Belotti, è il più pericoloso a destra. Si procura il rigore e si candida per Belfast con Chiesa e…chi Mancini?

BERARDI 7 (CORRIERE DELLO SPORT) – Porta fantasia, cambio di passo, pericolosità. E guadagna il rigore del match point fallito da Jorginho.

BERARDI 6,5 (TUTTOSPORT) –  (13′ st) 6.5 Il suo dribbling secco sì che fa andare in ansia Rodriguez, che infatti Yakin cambia subito. Ma non basta: lui l’inerzia l’aveva cambiata.

Nettamente il migliore degli Azzurri. Entra e regala brio, giocate, assistenza ai compagni e infine la frenata per farsi tamponare e concedere un rigore. L’unico neo (non per sua colpa) è che il rigore non lo calci lui. ISPIRATO