La cacciata dei rom: caricati nei bus come gli africani di Rosarno

La vicenda dei rom sembra essere avviata al suo epilogo. Il sindaco Mario Occhiuto, dopo aver lautamente foraggiato i suoi amici con la “tarantella” della tendopoli e del suo smantellamento, ha stanziato anche 136mila euro per i gruppi familiari facendo arrivare a 1 milione di euro il costo totale della “pratica”.
Ieri mattina i rom hanno incassato i rispettivi assegni e nel corso della notte il sindaco e il suo staff hanno chiuso la partita.
“La cacciata dei rom – come ha scritto poche ore fa Mariafrancesca D’Agostino – si è conclusa poche ore fa, ancora al buio. Sono stati caricati nei bus e costretti ad andar via come gli africani di Rosarno, sotto la minaccia di un foglio di allontanamento…. Per me finisce anche un’amicizia durata quasi dieci anni, e il vecchio sogno di vivere in una città aperta, europea. La lezione di accoglienza tedesca, austriaca, islandese abitano assai lontano da qui...”.

Eh sì, qui a Cosenza, oltre a Occhiuto, la caratura del quale è ben nota a tutti, abbiamo assessori come Francesco De Cicco, che hanno commentato così la cacciata dei rom.
“… Ne ho sentito tante: che paghiamo il fitto , che regaliamo case , che gli diamo 600 euro a persona… La verità è solo che siamo stati costretti a dare loro 300 a testa per pagarsi i biglietti (ovviamente solo andata) in Romania. Caro Salvini, a Cosenza l’ amministrazione comunale ha dimostrato di avere la vera “ruspa fantasma”, l’unica città in Italia che è riuscita in questo sgombero totale. Nel fiume non ci sono più, nelle tende non ci sono più, al palazzetto di Casali non ci sono più. Questi sono i fatti non le chiacchiere dell’opposizione. A proposito di questi ultimi, voglio ricordare per l’ennesima volta che loro per venti anni hanno fallito in tutto questo, spendendo per queste persone milioni di euro. Noi con 300 euro a persona chiudiamo qua il problema… finalmente via Popilia libera dai rom rumeni …dopo 20 anni libera dai fumi tossici, libera dai furti , libera libera“.

Il sole è appena spuntato ma l’unico commento che ci viene da fare è “Buonanotte Cosenza”.

Forse questo è anche quello che ci meritiamo.