La Catanzaro dei diritti Arcobaleno

“Oggi stiamo scrivendo la storia della nostra città in positivo: è la prima volta nella storia del capoluogo regionale che un candidato sindaco, incontra e riceve le associazioni e i comitati in difesa dei diritti LGBT”.

questo l’esordio di Salvatore Belfiore, segretario del Circolo Gramsci del PRC. di Catanzaro, all’evento promosso con il candidato a sindaco Nicola Fiorita di Cambiavento, l’unico movimento che ha accolto le istanze della comunità “arcobaleno” di Catanzaro.

“In una regione come la nostra” continua Belfiore” che ha registrato gravi episodi di intolleranza omofoba da parte addirittura degli stessi sindaci: Falcomatà con l’istituzione della festa della famiglia “naturale” tra uomo e donna; Sergio Abramo con le sue infelicissime dichiarazioni all’indomani dell’approvazione della legge Cirinnà e Occhiuto poi, che da Cosenza non ha garantito il patrocinio al Gay Pride liquidato come “folkloristico e inopportuno”.

Federico Carioti di DiversiUguali ha esordito chiedendo a gran voce l’istituzione di un apposito sportello comunale dedicato alle vittime di discriminazione omofoba con supporto gratuito di natura psicologica e di natura legale nonché l’istituzione di campagne di sensibilizzazione adeguate e dedicate (così come previsto dalle normative europee in merito alla tutela dei diritti umani…) attraverso progetti formativi che possano coinvolgere le scuole medie e i licei.

Sensibilizzare quindi l’opinione pubblica anche attraverso appositi eventi/incontri tra i ragazzi coinvolti e le famiglie, volti ad “accorciare” le distanze tra chi si sente al “margine” e la società cosidetta “normale”… “L’Amore è di tutti, l’omofobia solo degli ignoranti” conclude Federico.

Antonio Migliazza, segretario del circolo ArciGay “Fenice” di Catanzaro, invece, ha espresso la volontà di istituire “apposite strutture “rifugio” per cittadini LGBT anche richiedenti asilo politico, i quali, specie in questo periodo storico delicatissimo, sarebbero un vero e proprio segnale di speranza e di vera accoglienza a 360 gradi. All’interno di questi spazi, i richiedenti “asilo” potrebbero usufruire di tutto il supporto legale e assistenziale adeguato e inoltre, “sarebbe opportuno“ continua Migliazza ”che le associazioni come l’Arcigay, possano avere dal comune delle strutture in comodato d’uso gratuito in città, per poter svolgere al meglio le proprie attività di sensibilizzazione e formazione”.

Nicola Fiorita

Marco Marchese di “Certi Diritti”, che proprio in questo fine settimana sarà tra i primi in Calabria a unirsi in matrimonio con il suo compagno nel comune di Nocera Terinese chiede che:” Catanzaro sia inserita nella rete del progetto RE.A.DY che è la Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere che prevedono la presenza di un consigliere di parità e che applichino sui territori un protocollo antidiscriminatorio, su più piani e su più livelli basato sull’orientamento sessuale e identità di genere…perché l’unico comune calabrese ad avere aderito è solo Rende?”.

Belfiore chiede anche ”quando si “potrà usufruire di progetti come quello patrocinato da anni dal comune di Roma, il COROH, progetto di prevenzione, avviato in collaborazione tra l’Istituto Dermatologico San Gallicano e il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli e mirato alla promozione della salute delle persone omosessuali e transessuali di Roma e del Lazio?”

Attraverso tale progetto, infatti è possibile effettuare visite, controlli diagnostici ed esami di laboratorio ad esempio per le malattie sessualmente trasmissibili, in via del tutto gratuita e anonima (così come previsto dalla legge 135 del 1990” e continua denunciando il grave disservizio riscontrato da tante segnalazioni anonime all’ospedale Pugliese di Catanzaro, dove:” è stata più volte negata la possibilità di usufruire del test HIV, in via del tutto anonima e gratuita…”.

Il candidato Nicola Fiorita ha accolto entusiasticamente tutte queste proposte ricordando ai partecipanti all’incontro lo slogan principale della sua campagna, ovvero: “Catanzaro è di tutti” e nell’insieme senza colore, genere e orientamento di quel “tutti”, ha sottolineato la presenza della comunità LGBT, che:” ha tutto il diritto di trovare l’ascolto adeguato che merita perché “uguale” a tutti gli altri cittadini del capoluogo”.

Non più discriminazioni quindi e magari, sarebbe bello inaugurare il suo mandato, con l’istituzione patrocinata del primo Gay Pride catanzarese, magari da “celebrare” nel 2018. E’ possibile dissipare la “cappa nera” presente ormai da troppi anni sulla città di Catanzaro “solo” dando spazio alla multicolore e variegata luce arcobaleno che parla di accoglienza, rispetto della dignità umana e accoglimento delle apparenti diversità come ricchezza e non come demarcazione di un limite.

Salvatore Belfiore segretario Circolo “Gramsci PRC. Catanzaro
380 2560636 [email protected]
Antonio Migliazza segretario ArciGay “La Fenice”Catanzaro
Federico Carioti comitato permanente “DiversiUguali”
Marco Marchese “Certi Diritti”