La moglie del giudice del Tar dirigente alla Regione e in corsa per il Segretariato: tutti colpevoli, tutti in silenzio (compreso il M5s)

Nicola Durante

Si avvicina il tempo di altre nomine ai vertici dei Dipartimenti della Regione Calabria. Sono 45 i candidati all’incarico di dirigente generale del Segretariato generale della Giunta, e di questi 7 sono interni, cioè dipendenti di ruolo dell’amministrazione. Tra essi c’è un personaggio incredibile, del quale ci siamo già occupati. Si chiama Roberta Porcelli ed è la moglie di un magistrato che per anni ha fatto il bello e il cattivo tempo al Tar Calabria ovvero Nicola Durante. 

Chissà se a Kiev, durante il comunismo, un alto magistrato del partito poteva avere la moglie alto dirigente burocratico.
In Calabria, però, è possibile senza neanche che sì alzi un deputato di Forza Italia e nemmeno di Cinquestelle a denunciare il conflitto di interessi.

Lo scrivevamo già tre anni fa che, nella nuova infornata di dirigenti generali alla Regione di Palla Palla e Capu i Liuni (Mario Oliverio e Nicola Adamo per i nuovi di Iacchite’), ce n’erano due “accriccati”. Uno è il nipote di Natuzza, tale Fortunato Varone, nominato dirigente al Dipartimento Lavoro e Sviluppo economico e che ormai sta facendo una carriera “miracolosa” addirittura con altre nomine, visto che oggi è nientepopodimenoche il capo della Protezione Civile e l’altra è la signora Roberta Porcelli, che dirige da tempo l’Autorità di Audit ma evidentemente non è ancora sazia.

L’Autorità di Audit, per chi non lo sapesse, è l’organismo che pianifica, gestisce e coordina le attività di controllo lungo tutto il periodo di programmazione, al fine di garantire l’efficacia dei sistemi di gestione/controllo e la correttezza delle operazioni, in modo funzionalmente indipendente sia dall’Autorità di Gestione che dall’Autorità di Certificazione.
E’ attribuita al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).

Roberta Porcelli è figlia di magistrato ma soprattutto è la moglie di Nicola Durante, potente e preparato magistrato del TAR Calabria (ora per fortuna trasferito ma pur sempre con le mani in pasta…), ormai sputtanato alla grandissima perché nell’ordinanza del blitz di Gratteri appare come il giudice che avrebbe dovuto aggiustare una sentenza per la modica cifra di 50 mila euro grazie ai “buoni uffici” del “solito” Nicola Adamo. 

tar-calabria-02 E il guaio è che non è nemmeno una novità. Durante fece lo stesso con Loiero e la coppia Scopelliti-Talarico voleva nominarlo addirittura segretario generale del consiglio regionale.

Il problema, però, è gravissimo. Perché la nomina della signora Porcelli in Durante è stata fortemente voluta dal Partito Democratico. Quindi, poiché la Regione o gli uomini del PD  vincono sistematicamente le loro cause al TAR ed ottengono puntualmente tutte le sospensive che vogliono, è da anni che tutti pensiamo male. Eppure neanche i Cinquestelle battono un colpo su questo tasto…

Per risolvere la questione, che sfugge finanche a quei grillini o ex grillini che dir si voglia attenti come la Nesci, la Dieni o Parentela (di Morra sappiamo bene quanto è funzionale sl “sistema” anche se fa finta di combatterlo…), e per tutelare la stessa Porcelli non è rimasta che una soluzione: trasferire il marito in un’altra sede. È una cosa che il Consiglio della Giustizia Amministrativa alla fine ha fatto dopo molti tentennamenti. Ma adesso come si fa a lasciare che la signora Porcelli in Durante si ripresenti alla carica addirittura per il Segretariato? Il Pd e il M5s hanno qualcosa da dire?