Discorsi del “piffero” nella palude
dalla pagina FB Oscurateci Tutti
Tre “fratelli” avevano la passione per la musica. Nonostante non sapessero “suonare” erano convinti di essere grandi musicisti. Tuttavia dai loro pifferi uscivano soltanto due suoni: “siete politicizzati” e “a Catanzaro non cambia mai niente”.
E così, forti delle proprie convinzioni, un giorno decisero di avvicinarsi ad un gruppo, per ammaliarlo con la loro arte. Ma quando iniziarono a suonare, ne venne fuori un rumore talmente insopportabile, che vennero riempiti di botte. Erano andati per suonare e furono suonati !
Cari suonatori, in tutta sincerità, ma davvero è questa la città che vogliamo lasciare ai nostri figli ? Possibile non vi rendiate conto che, con i vostri discorsi del “piffero”, finite per sostenere proprio quella soffocante cappa di cui vi lamentate ? Il continuo ronzio del chiacchiericcio fine a se stesso, in questa città finisce per assumere la forma di un vuoto assordante. Certo, nessuno è obbligato a credere che qualcosa possa iniziare a cambiare. Così come nessuno è obbligato a sperare che qualcosa possa muoversi, in una città immobile. In quella che possiamo definire la nostra amata palude. Del resto è legittimo che siano in tanti a sperare nella stagnazione. Chi per conservare piccoli o grandi privilegi, chi solo per rassegnazione. Infine non tutti i musicanti sono in malafede, qualcuno “suona” soltanto per noia o perché ha oramai perso la voglia di nuotare. E proprio a loro è doveroso ricordare che, malgrado tutto e tutti, la primavera dovrà pur arrivare… perfino a Catanzaro.
