La svampita di Lorica alle elezioni di Cosenza

Sonia Ferrari

Nel commentare la performance elettorale del centrosinistra a Cosenza probabilmente ci è sfuggito di fare il punto sul contributo elettorale che hanno dato alla causa (si fa per dire) di Carletto il maialetto i vari voltagabbana e gli scambisti che hanno offerto i loro servigi con candidature di scambio.
Per esempio, ancora non capiamo la ragione per la quale la Svampita di Lorica (al secolo Sonia Ferrari, commissario del Parco Nazionale della Sila) ha offerto il suo consorte (Antonio Armentano, a sua volta fratello dell’ultimo sciagurato amministratore unico del fallito Il Garantista e a quanto pare pronto a far partire un altro giornale per leccare il culo a Madame Fifì) in pasto alla lista del PD.

Forse l’avrà fatto nella speranza di ricevere in cambio l’agognata conferma alla presidenza del Parco nazionale della Sila? Appare strano un gesto del genere visto che, secondo quanto scrivono tutti i sindaci del Parco, la sua  riconferma è un atto dovuto anche alla luce delle faville (si fa per dire!) che ha prodotto in questi primi otto anni di servizio al Parco.

Un giudizio positivo ed una riconferma auspicata anche da chi, a diverso titolo e con differenti ruoli, fa propaganda e tesse le lodi della Svampita di Lorica. Non vogliamo proprio credere che si tratta di propagandisti che su alcuni giornali scrivono a comando, oppure perché sono destinatari a vario titolo di fondi pubblici elargiti dal parco per comprarsi servigi e consenso. Non possiamo credere che i soldi a Lorica li spendano così!

Sta di fatto però che questa benedetta riconferma che, a parole, tutti vogliono nei fatti ancora non arriva, è in ritardo di oltre due anni. Un ritardo che rischia di minare la credibilità e l’immagine patinata che faticosamente, e con i soldi pubblici, la Ferrari in Armentano si è costruita con l’apporto di un addetto stampa in pensione preso in eredità dall’Unical.

Un ritardo che comincia a preoccupare soprattutto perché, nonostante l’impegno elettorale garantito a Carletto, si continua a procedere con nuove proroghe da commissario (l’ultima è del 28 maggio scorso) anziché incoronarla reginetta della Sila.

Una situazione di precarietà che sta creando molto nervosismo dalle parti di Lorica, perché ci si rende conto che il nome del futuro presidente del Parco della Sila non è in agenda al Ministero, nonostante Palla Palla abbia vergato una lettera di fuoco contro il Ministro Galletti che fino a poche settimane fa proponeva di nominare presidente del Parco Giuseppe Ida’, vicesegretario dell’Udc e neo eletto sindaco di Rosarno, comune in cui il Pd per distrazione non ha presentato una lista.

Ma pensiamo che quanto accaduto a Rosarno non sia una non candidatura di scambio, ma una pura coincidenza. In attesa che attorno alla Svampita di Lorica la nebbia si diradi,  e che il nuovo nome messo in campo dal Ministro Galletti per la presidenza (si vocifera di un certo Rattà), non si riveli un’altra occasione di scambio e una resa dei conti tra ex democristiani a cui hanno promesso la ricompensa, raccoglieremo altre informazioni e torneremo alla carica.

1 – continua