La Tari a Rende, siamo al ridicolo: Manna aiuta i ricchi e tartassa i poveri

Marcello Manna

I cittadini di Rende, tanti o pochi che siano, devono ricredersi e fare pubblica ammenda. Nella Giunta comunale di Arintha, e nella alta ” sfera burocratica”, siedono alcune personalità di spessore culturale, professionale e politica non immaginabile.

-In tal senso, con una grande operazione di ingegneria politica-gestionale, la TARI (a munnizza) di competenza 2015 è aumentata mediamente del 30%, rispetto all’anno 2014, per tutte le famiglie. A supporto di quanto esposto si legga la delibera di Consiglio Comunale nr° 50 del 06.08.2015 che determina l’aumento TARI per ogni singolo nucleo familiare.

-In tanti si chiederanno come mai questo considerevole e gravoso onere viene approvato in momenti di crisi profonda del sistema Italia? Forse il progetto esecutivo, demandato a gestori terzi, è stato integrato con nuovi servizi (onerosi) per i cittadini? Forse la raccolta differenziata, in alcuni casi porta a porta, non raggiunge certi limiti per cui è necessaria una rimodulazione (costo) a rialzo del servizio? Forse la Regione Calabria ha appesantito ulteriormente il costo per il trasporto? NO!NO!NO!NO!NO!

-Il maggiore onere, per i cittadini, deriva da un forte abbassamento della TARI dedicata alle unità produttive e detto mancato introito è stato girocontato alle famiglie. Ecco un modo nuovo di intendere la cosa pubblica “2.0”. Appesantire il conto tariffario dei poveri (famiglie e cittadini) ed alleggerire il conto tariffario dei ricchi (imprenditori, unità produttive). Nel frattempo, fra i tanti aumenti, si continua a smontare il welfare cittadino.

Ma questa è altra storia.

Franco Vena

Socialisti Riformisti