Laino Borgo, ritrovato il corpo senza vita di Denise

E’ stato ritrovato il corpo senza vita di Denise Galatà, la giovane studentessa reggina di 18 anni scomparsa nel fiume Lao, nel Cosentino, durante un’escursione in gommone. Il corpo è stato ritrovato a poche decine di metri da dove era rimasto incagliato il gommone. La ragazza era parte di una scolaresca del Reggino in gita di rafting quando, per motivi ancora da accertare, il gommone sul quale viaggiava si è ribaltato.

Ad individuare il corpo della giovane, che si trovava sott’acqua, sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco.

Denise Galatà, nata a Cinquefrondi ma originaria e residente in contrada Manduca a Rizziconi, stava facendo rafting. Con lei c’erano le compagne di scuola, tutte studentesse del Liceo “Giuseppe Rechici” di Polistena, partite dalla cittadina della Piana di Gioia Tauro per una gita nel Parco Nazionale del Pollino. Le 38 ragazze che frequentano alcune classi di quinto anno dell’Istituto diretto dalla preside Francesca Maria Morabito, sarebbero dovute tornare a casa ieri sera dopo aver visitato una delle aree montuose più suggestive della regione. Ad accompagnarle due docenti.

Tra le mete della gita il fiume Lao, ritenuto navigabile già dall’età magnogreca, con un’attesa ed emozionante escursione in rafting, considerata “sicura” per l’esperienza accumulata in questi anni dalle guide che operano nella zona. Il Lao presenta delle rapide affrontabili e gli equipaggi dei gommoni impegnati nelle escursioni vengono sempre forniti di tutte le dotazioni di sicurezza. Ma qualcosa è andato storto e Denise purtroppo è stata trascinata via dalla corrente.

Le ricerche, che erano state sospese a tarda ora ieri, sono riprese da questa mattina con rinnovato vigore e senza interruzioni fine alla scoperta di qualche minuto fa, intorno alle ore 14. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire l’esatto svolgimento degli eventi che hanno portato al ribaltamento del gommone e alla successiva scomparsa di Denise.

«Dal momento in cui abbiamo appreso dell’incidente accaduto ai nostri studenti a Laino Borgo, siamo rimasti sul posto e mantenuto un contatto costante con i soccorritori. Insieme ai docenti sul posto abbiamo monitorato con attenzione massima le ricerche». È quanto aveva affermato Francesca Morabito, dirigente del Liceo statale “Giuseppe Rechichi” di Polistena.

«All’inizio le acque erano calme ma subito dopo l’intensità della corrente è aumentata. I gommoni con noi a bordo sfioravano pericolosamente enormi massi nell’alveo del fiume, fino a quando siamo sbattuti su uno di questi massi ed in tre siamo caduti in acqua». E’ il drammatico racconto di una delle ragazze del Liceo «Giuseppe Rechichi» di Polistena che era a bordo del gommone insieme a Denise Galatà. Nella scuola, stamani, si respirava un clima mesto, carico di disperazione per quanto accaduto. «Erano circa le 14.30 – racconta l’amica di Denise rientrata a Polistena all’alba – quando siamo saliti sugli otto gommoni per fare il percorso di rafting su quel fiume. Siamo arrivati un’ora prima, poi, il tempo di prepararci e indossare caschetti e salvagente e siamo saliti sui gommoni».

«Denise – racconta la giovane singhiozzando – era sul mio gommone ed anche lei è caduta. Pensavo di morire, poi qualcuno è riuscito ad agganciarmi portandomi a riva. Vicino a me ho visto il caschetto che indossava Denise. Ho visto la morte con gli occhi, sono rinata ieri». La ragazza è scoppiata a piangere pensando a Denise.

La procura di Castrovillari intanto ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità nella scomparsa di Denise. E la sostituta procuratrice di turno, Simona Manera, ha delegato le indagini ai carabinieri di Cassano allo Ionio che hanno ascoltato i compagni e gli insegnanti che si trovavano insieme alla giovane nel momento in cui é finita in acqua. Oltre ai responsabili delle attività di rafting. Il presidente della Federazione commenta: “Una tragedia devastante, aspettiamo l’esito delle indagini”.

Bisognerà anzitutto verificare se le condizioni meteo e del fiume consentivano di calare i gommoni nel fiume. Poi se il numero di ragazzi su ogni canotto fosse adeguato e se tutte le misure di sicurezza siano state rispettate.

Il ministro dell’Istruzione e del Merio Giuseppe Valditara ha chiesto all’Ufficio scolastico regionale della Calabria di fare adeguati accertamenti per verificare che tutte le misure di sicurezza siano state adottate durante la gita. E ha espresso poi il suo cordoglio “ai genitori di Denise Galatà e alla comunità scolastica per questa tragedia”.

Di tragedia parla anche Michele Tripodi, il sindaco di Polistena, cittadina in cui la ragazza studiava, “che colpisce profondamente la nostra comunità: Denise viveva in una zona di campagna tra Polistena e Rizziconi, ma qui frequentava la scuola e usciva con gli amici”. Ora la sua morte “segna in modo drammatico tutti quanti”, sottolinea, spiegando che contatterà il sindaco di Rizziconi, Alessandro Giovinazzo, “per definire insieme iniziative in ricordo della ragazza”.

Non mancano purtroppo i precedenti tragici riguardanti l’escursionismo in questa zona in provincia di Cosenza. Nel marzo del 2008 una ragazza di Terlizzi, Ilaria Malerba, 25 anni, aveva perso la vita nel fiume Lao quando il suo gommone si era ribaltato. Dieci anni più tardi, nell’agosto del 2018, furono dieci le vittime della tragedia nel Parco Nazionale del Pollino a Civita, quando un gruppo di escursionisti in gita nelle gole per fare canyoning erano stati travolti dalla piena del torrente Raganello.