Lamezia, Amalia Bruni a Rai3: “Il Centro di Neurogenetica è salvo, ma continuerò a lottare”

Lamezia Terme – “Perdiamo la speranza di famiglie, di pazienti e di una collettività intera perché le demenze e la malattia dell’Alzheimer sono devastanti, sono l’epidemia altro che il coronavirus, quello lo debelleremo. Le malattie neurodegenerative sono terribili. La speranza per famiglie e pazienti è assolutamente la ricerca. Noi dobbiamo andare avanti”. Con queste parole la dottoressa lametina Amalia Bruni, che scoprì il gene dell’Alzheimer, ha manifestato tutta la sua preoccupazione nel caso il Centro di Neurogenetica di Lamezia dovesse chiudere. Ieri sera la scienziata è stata ospite su Rai 3 del programma di Massimo Gramellini “Le parole della settimana”.

“Mi avete portato fortuna” ha detto la Bruni al conduttore raccontando che proprio mentre partiva per recarsi negli studi televisivi ha ricevuto la chiamata del ministro della Salute Roberto Speranza.  Il Centro, infatti, “sarà immediatamente collegato alla Azienda Ospedaliera-Universitaria Mater Domini di Catanzaro, che ne assumerà temporaneamente e funzionalmente la gestione, nelle more del perfezionamento dell’accordo, al quale da settimane si sta lavorando, con l’ INRCA-IRCCS di Ancona/Cosenza. L’INRCA è una azienda sanitaria pubblica con sede anche a Cosenza che opera nell’ambito geriatrico”. Scongiurata quindi, per il momento, la chiusura della struttura inaugurata nel lontano 1995 alla presenza del premio Nobel Rita Levi Montalcini.

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Amalia Bruni, emozionata e sollevata per la notizia, non ha nascosto però la sua preoccupazione “Mi batterò come una leonessa – ha detto – non posso consentire che questa struttura possa fermarsi”. Questo perché ritiene importante salvare una struttura come questa, soprattutto nel centro sud, per i tanti pazienti e familiari che quotidianamente vivono la malattia. Gramellini ha così raccontato la storia della scienziata e della sua vita dedicata a questo Centro che, per ora, è salvo.