L’Aterp scopre di avere un direttore amministrativo. Stanizzi: “Atto illegittimo. Pronto ad andare in procura”

L’Aterp indice dei concorsi e si ritrova un direttore amministrativo. Succede che l’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Calabria, ente in house della Regione, pubblichi la delibera con cui vengono avviate 12 procedure selettive, e si scopre che fra i firmatari dell’atto c’è anche un direttore amministrativo, che prima non c’era. Almeno non lo si sapeva all’esterno. La delibera è porta il numero 928 e la data del 21 ottobre, oltre alla firma del direttore generale Ambrogio Mascherpa, figura quella di Pasquale Filella, appunto nelle vesti di direttore amministrativo. Della vicenda si era occupato l’avvocato Giampaolo Stanizzi che aveva accusato l’Aterp di scarsa trasparenza (LEGGI QUI), rilievo respinto al mittente dal dg Mascherpa (LEGGI QUI). Dopo lo scambio, sull’avviso da direttore amministrativo era calato il silenzio.

Vista la recente scoperte Stanizzi torna alla carica. «Forse non mi ero sbagliato quando avevo chiesto la pubblicazione dell’avviso di selezione per la figura del Direttore Amministrativo dell’Aterp Calabria sulla Gazzetta Ufficiale. Un avviso di selezione, quello da me contestato nell’ agosto scorso, ad oggi caduto nel dimenticatoio. C’ era già qualche predestinato, clandestinamente giunto all’ interno dell’Ente, pronto ad assecondare i voleri della Dirigenza? Forse sì», accusa l’avvocato.

«Eppure, ho sentito puzza di bruciato in quel “comando” portato dal decreto n. 34 dello scorso marzo dell’allora Commissario ing. Mascherpa, oggi Direttore Generale.  Un comando, quello del dott. Pasqualino Filella, da un ente pubblico economico, il Corap ad un ente pubblico non economico, l’Aterp, chiaramente illegittimo ed illecito, alla luce della copiosa giurisprudenza civile, penale, contabile ed amministrativa. Un comando – osserva Stanizzi-, per giunta, conferito senza alcun avviso di selezione, come vuole la Legge, alla faccia della trasparenza amministrativa ma, soprattutto, mortificando le qualificate professionalità già presenti nell’ Ente».

«È giunta l’ora di difendere le speranze dei nostri giovani. I concorsi devono essere sì banditi ma nel pieno rispetto della normativa costituzionale e nazionale, da soggetti titolati per legge che possano garantire massima obiettività e trasparenza. La Procura della Repubblica, il dottore Nicola Gratteri – conclude Stanizzi- intervengano subito per bloccare questi bandi anomali nei quali compare la firma del ” Direttore Amministrativo Pasqualino Filella”. Sono disponibile a documentare all’Autorità giudiziaria quanto sopra denunciato». Fonte: La Nuova Calabria