Le cantate di Ernesto Foggetti/1: Orlandino Greco e Aldo Figliuzzi

Orlandino Greco

Eccoci puntuali anche oggi al nostro appuntamento con le “cantate”. Oggi però cambiamo soggetto, anche se restiamo nella stessa famiglia. A cantare non è più Adolfo ma Ernesto Foggetti.

La sostanza però è sempre la stessa. Promesse di voti e promesse ai malandrini. Si tratta di dichiarazioni pesanti, che non possono non ritenersi un valido documento giornalistico. Ed è per questo che invitiamo i personaggi politici interessati a non essere arrabbiati con noi. Ferme restando tutte le cautele del caso e, sempre, la presunzione di innocenza.

Buona lettura.

… Con riferimento a quanto è in mia conoscenza, anche della esistenza di rapporti tra Figliuzzi Aldo, Greco Orlandino e appartenenti al clan di cui io facevo parte.

Aldo Figliuzzi
Aldo Figliuzzi

I rapporti tra Greco e Figliuzzi, che sono due politici operanti in Castrolibero, e la cosca di cui io e mio padre facevamo parte, sono risalenti nel tempo, così come risalente nel tempo è l’impegno nel procacciare voti a favore dei due predetti politici da parte dell’organizzazione criminale di cui io e mio padre facevamo parte.

Preciso che, con riferimento alle elezioni comunali di Castrolibero, degli inizi degli anni 2000, se mal non ricordo 2002/2003, io ero particolarmente giovane e quindi non ho conoscenza diretta dei fatti ma ne ho conoscenza nei termini che di qui a breve dirò per quanto mi è stato riferito sia dal Figliuzzi che dal Greco. Viceversa ho conoscenza diretta delle penultime elezioni comunali del Comune di Castrolibero allorquando Orlandino Greco era candidato a sindaco e Figliuzzi al consiglio comunale in una lista che appoggiava Greco. Il Figliuzzi si recò da me e mi chiese se quale referente del clan di Michele Bruni io fossi stato disponibile a procacciare voti a favore di se stesso e di Orlandino Greco. Egli mi chiese ciò, riferendomi che anche in passato mio padre e l’organizzazione criminale facente capo al gruppo Bruni avevano procacciato voti ai predetti Figliuzzi e Greco e quindi mi chiese se così come era stato fatto in passato anche in occasione di tale campagna elettorale noi fossimo stati disponibili a procacciare voti.

Il Comune di Castrolibero

Aggiunse che anche Orlandino Greco sarebbe venuto a parlare con me. Cosa che in effetti il Greco fece, ribadendomi la richiesta di procacciargli dei voti per le predette tornate elettorali. Egli mi chiese di mettere a conoscenza Michele Bruni di tale richiesta e se fosse stato necessario parlare direttamente con Michele Bruni oppure se bastava parlare con me, che io poi avrei riferito a Michele.

Io gli dissi che avrei parlato io con Michele e che comunque assicurai l’impegno a procacciare voti da parte della nostra organizzazione di ‘ndrangheta. Il Greco si rese disponibile a pagare un fiore a Michele e comunque a pagare un corrispettivo per il procacciamento di voti, corrispettivo che però avrebbe pagato dopo le elezioni e solo se vi fosse stato il buon esito delle medesime.

Il Greco si impegnò peraltro ad offrire sistemazioni lavorative ai nostri affiliati che sarebbero stati utilizzati per la campagna elettorale in suo favore e per il procacciamento dei voti. Io e l’organizzazione criminale di cui facevo parte e i relativi affiliati quali M. G.,- M. F.,- E. M., ed altri amici che cooptammo nel procacciamento di voti quali R. detto M. e tale D. I. – D. L. M. ed altri.

In effetti ci attivammo per procacciare i voti richiedendo il consenso ai voti medesimi ai vari cittadini, i quali essendo consapevoli della nostra appartenenza al clan Bruni non esitarono ad accondiscendere alle nostre richieste. Figliuzzi e Greco in effetti furono eletti, ritengo anche grazie al nostro impegno e il Greco mantenne la promessa di corresponsione di somma di denaro quale corrispettivo per il procacciamento dei voti e tramite il suo autista, tale F., mi fece consegnare da quest’ultimo la somma di ventimila euro che io consegnai a Michele Bruni, non ricordo se nelle sue mani o per il tramite dei suoi congiunti ma non ricordo esattamente a chi li consegnai.

Tale F. si recò a consegnare tale somma di denaro per conto del Greco a bordo di un’Alfa Romeo 166 di colore grigio chiaro. Peraltro, aggiungo che anche l’impegno a fornire una sistemazione lavorativa ai nostri affiliati fu mantenuta dal Greco poiché fu costituita una cooperativa con a capo G. V., che la amministrava e nella quale furono assunti, proprio M. G. – E. M. – tale “M.” ed altri sodali o congiunti alla nostra cosca.

All’assunzione faceva seguito una retribuzione che ovviamente risultava utile per i membri della cosca i quali peraltro molto raramente si recavano a lavoro, ivi recandosi molto spesso solo per firmare. Tale cooperativa veniva finanziata per effetto di erogazioni del Comune di Castrolibero per conto della quale lavorava.

Il rapporto tra Figliuzzi ed il Greco dopo le penultime tornate elettorali si incrinò ed il Figliuzzi passò in opposta e diversa area politica tanto è vero che alle provinciali della provincia di Cosenza egli si candidò con una lista che appoggiava Pino Gentile…